AV-Test effettua con cadenza bimestrale una approfondita analisi delle funzionalità delle soluzioni antivirus più diffuse. Regolarmente Microsoft Security Essentials si posiziona in fondo alla classifica, ma all’inizio dell’anno l’azienda di Redmond ha contestato la metodologia di test adottata dal laboratorio tedesco. Dopo l’ennesima brutta figura ottenuta con il test di luglio/agosto 2013, Microsoft è stata costretta ad ammettere che il suo antivirus offre solo una protezione minima.
Lanciato nel 2009, Security Essentials è diventato in poco tempo uno degli antivirus gratuiti più diffusi nel mondo. Diverse software house hanno subito segnalato che il software Microsoft non fornisce un’adeguata protezione. AV-Test e i Dennis Technology Labs hanno effettivamente confermato che il prodotto non è in grado di rilevare molti malware in circolazione. L’azienda di Redmond ha dichiarato ora che Security Essentials offre solo un primo livello di protezione, quindi gli utenti devono installare anche un antivirus di terze parti.
Holly Stewart, senior program manager del Microsoft Malware Protection Center, ha sottolineato che l’antivirus non è stato sviluppato per essere il primo della classe, ma solo per fornire una protezione base. Invece di investire risorse per migliorare le prestazioni di Security Essentials, Microsoft ha scelto di raccogliere tutte le informazioni sulle minacce emergenti attraverso la telemetria e di condividerle con gli altri produttori di antivirus.
Stewart lascia intuire quindi che le soluzioni concorrenti ottengono risultati migliori nei test anche grazie all’aiuto di Microsoft, per cui è naturale che Security Essentials occupi sempre l’ultimo posto della graduatoria. Protezione base però non significa nessuna protezione. L’antivirus bloccherà sempre i malware più pericolosi. Le stesse tecnologie di Security Essentials sono integrate in Windows Defender su Windows 8.