La chiusura di una seduta positiva a Wall Street (+0.55%), quindi la comunicazione dei dati della trimestrale, infine il tonfo nel mercato after-hour (-6.09%): Microsoft ha segnato negli ultimi tre mesi una forte crescita ma, siccome gli analisti prevedevano un risultato di eccellenza, il titolo ne ha immediatamente pagato bocciando la presenza di un segno positivo al di sotto delle aspettative. Gli utili sono in crescita del 16%, con un dividendo azionario che, stornati 3 centesimi a causa delle numerose vertenze legali in corso, si attesta poco al di sotto dei 30 centesimi ad azione.
«Something big»: a poche ore dal mercato after hour Microsoft è ancora al centro delle attenzioni. I numeri sciorinati nella presentazione della trimestrale evidenziano infatti un qualcosa di strano che, oltre a mitigare i giudizi negativi rilasciati a caldo, getta una nuova luce sul reale stato di salute del gruppo. Se la crescita è minore delle aspettative, infatti, la causa va addebitata ad un ingente aumento delle spese. Ingente quanto apparentemente immotivato: la sensazione è dunque quella per cui Microsoft starebbe preparando qualcosa di importante, un qualcosa che il New York times definisce «il grande attacco».
La borsa non perdona: «dove sono i soldi? Non c’è una risposta», così un analista Sanford C. Bernstein & Co. per BusinessWeek. A trainare la trimestrale è il risultato ottenuto dalla xBox, in forte aumento: l’acquisto di una piccola azienda impegnata nell’apposizione di promozione all’interno di videogiochi appare in ciò una forte scommessa sulla console anche per il futuro. Considerando come per ogni xBox venduta Microsoft ha una perdita immediata motivata da una distribuzione al di sotto del prezzo di costo, il successo dello strumento coadiuva a spingere al rialzo le spese del gruppo.
A pesare sul giudizio del gruppo gravano soprattutto 2.4 miliardi di dollari (stima Merrill Lynch) di surplus di spesa ipotizzato per il prossimo futuro. Microsoft nicchia ogni risposta, ma la domanda degli analisti è sempre la stessa: cosa vuol fare Microsoft di una cifra tanto ingente? «Something big», ma non si sa cosa.