Un documento depositato dalla Microsoft presso la Securities and Exchange Commission (SEC) ha immediatamente scatenato la ressa delle interpretazioni e delle previsioni, e tra le frasi stilate dagli analisti di Redmond c’è chi vede una semplice presa d’atto e chi ipotizza un anticipo strategico di risultati in arrivo. Quel che è certo è che si respira un’aria non certo ottimistica.
Il report indica chiaramente come la bestia nera di Bill Gates sia il mondo open source. In particolare a spaventare gli analisti è la particolare congiuntura economica stagnante, la quale diventa terreno fertile per far lievitare le attenzioni sul mondo Linux ed impone a tutti di dimenticare il +13% registrato nell’ultimo anno fiscale.
Il 2005, dunque, potrebbe essere nel segno del ribasso. Se Linux avanza mal celate velleità sul mondo desktop e cresce rapidamente nel settore server, Microsoft intende evitare il faccia a faccia e contraddistinguere il proprio mercato con una maggiore differenziazione: tra i primi obiettivi del gruppo figura il settore dei motori di ricerca, e si confermano dunque i rumor che da tempo vedono Microsoft come il potenziale nuovo grande rivale del titanico Google.
Steve Ballmer, anticipando le previsioni oggi sostanzialmente ufficializzate, aveva da tempo indicato nella riduzione dei costi una delle principali vie da percorrere. Ora, con in mente il fantasma del pinguino, Microsoft si appresta a passare un periodo contraddittorio nel quale anche un taglio dei prezzi potrebbe figurare tra le ipotesi papabili per un rilancio delle licenze del gruppo.