Uno dei problemi più fastidiosi dei visori per la realtà virtuale è un certo senso di nausea che possono indurre sulle persone soprattutto in caso di lungo utilizzo. Sebbene possa sembrare un piccolo problema in realtà può fare la differenza per un’adozione di massa di questi dispositivi. Se il futuro è in questi sistemi, essi devono, infatti, consentire un uso confortevole anche in caso di utilizzo assiduo.
Il problema che può portare al senso di nausea è correlato al campo visivo che questi visori offrono agli utenti che è molto inferiore a quello degli occhi umani. Il campo visivo di una persona è, infatti, di 180 gradi contro i circa 100 gradi di questi dispositivi. Questo particolare, in combinazione con i randomici cali di frame rate delle immagini può portare a quel fastidioso senso di nausea che alcune persone provano. Allo studio ci sono diverse soluzioni a questo problema, tuttavia, Microsoft Research ha proposto un approccio diverso che sembra dare effetti positivi. La soluzione proposta dalla casa di Redmond risulterebbe semplice, poco costosa e di facile implementazione.
L’idea è quella di applicare una serie di LED all’interno del visore per la realtà virtuale che accendendosi simulerebbero l’effetto della visione periferica attenuando o eliminando del tutto il fastidioso senso di nausea. In termini semplicistici, i led che fungerebbero come i pixel dello schermo, agiscono per dare all’utente alcune informazioni sull’ambiente circostante ampliando virtualmente il campo visivo del visore. Questa soluzione può essere vista come una sorta di implementazione della tecnologia Ambilight delle TV all’interno dei visori VR.
I primi test su prodotti opportunamente modificati avrebbero dato risultati positivi. Tuttavia trattasi di una soluzione necessaria per la sola realtà virtuale e non per i visori come Hololens che invece si basano sulla realtà aumentata.