Come da previsioni, l’ultimatum imposto dalla Commissione Europea a Microsoft è destinato a slittare. Come da indicazioni preventive, infatti, Microsoft avrebbe avuto il diritto di chiedere un posticipo delle ingiunzioni promesse dall’authority per procedere con una audizione diretta con relativo incontro tra le parti. La notizia è stata confermata da un portavoce della Commissione Europea a Reuters.
Così è stato: Microsoft ha chiesto di poter usufruire di tale opportunità e dalla Commissione giunge conferma dell’assenso: la scadenza del 3 Aprile è dunque posticipata al 23. Entro questa data Microsoft dovrà raccogliere il materiale utile per dimostrare la propria buona volontà nell’aprire il proprio ecosistema informatico all’interoperabilità di aziende terze.
Nei giorni scorsi il commissario Neelie Kroes ha ribadito il proprio personale fastidio in riferimento ai comportamenti della corporation di Redmond (definiti «inaccettabili»), ma solo nei giorni precedenti da Microsoft giungeva notizia di una licenza che, una volta concessa, smonta in parte l’impianto delle accuse mosse dallo stesso commissario. Secondo le istituzioni europee, infatti, Microsoft aprirebbe i propri protocolli a prezzi fuori mercato, rendendo de facto impraticabile uno sviluppo redditizio di software in grado di penetrare l’enorme bacino d’utenza del gruppo (con conseguente illecita speculazione sul quasi-monopolio detenuto).