La stretta di mano che non ti aspetti. Microsoft e Sony hanno stipulato un accordo per collaborare su servizi di gioco basati sul cloud. Più nello specifico, le due società lavoreranno sullo sviluppo di soluzioni cloud basate su Azure per supportare i loro servizi di streaming dei giochi. In soldoni, questo significa che Sony si appoggerà sulla piattaforma di Azure per offrire i suoi servizi di streaming per i giochi (PlayStation Now). Piattaforma che Microsoft utilizzerà per erogare a sua volta xCloud, il suo servizio di streaming dei giochi di cui darà una dimostrazione entro la fine dell’anno.
Microsoft afferma che questi sforzi includeranno anche la creazione di migliori piattaforme di sviluppo per la comunità dei creatori di contenuti. Questo dettaglio potrebbe significare che le due società stanno progettando di collaborare a futuri servizi rivolti alla comunità di sviluppatori dei giochi. All’interno del comunicato stampa si legge anche che ulteriori dettagli dell’accordo saranno condivisi più avanti. Questa notizia, per il mondo del gaming, è dirompente. L’accordo, infatti, non è una semplice partnership tecnica perché le due società lavoreranno insieme per migliorare le loro tecnologie di gioco per poter poi offrire servizi migliori ai loro rispettivi utenti.
Per Google e Amazon trattasi inoltre di una pessima notizia. Entrambe queste società, dunque, perderanno la possibilità di ospitare i servizi cloud di Sony. In ottica commerciale è una perdita importante. Il cloud di Microsoft, invece, ne esce particolarmente rafforzato.
Per Google, in particolare, questa partnership può rappresentare un doppio problema. Se due rivali storici nel mondo del gaming come Microsoft e Sony si sono stretti le mani è perché probabilmente vogliono collaborare insieme per fronteggiare l’arrivo di Google Stadia, la piattaforma di streaming dei giochi che Big G ha annunciato da poco tempo.
Microsoft fa sapere che l’accordo con Sony andrà anche oltre il cloud gaming. Le due aziende collaboreranno pure nei settori dei semiconduttori e dell’intelligenza artificiale.