Microsoft è la più grande azienda tech statunitense ad annunciare la sospensione di tutte le attività di promozione su Facebook e Instagram non soltanto negli USA, ma in tutto il Mondo, abbracciando la campagna Stop Hate for Profit, contro la mancata azione di Facebook – e quindi anche di Instagram – all’odio diffuso sui social network dal Presidente USA Donald Trump.
Se Twitter ha iniziato a prendere provvedimenti limitando e segnalando alcuni dei contenuti divisi da Trump, Facebook è rimasto pressoché a guardare e la compagna contro il social network è montata su larga scala in poche settimane. Grandi aziende come Coca-Cola, Starbucks e Verizon hanno già sospeso la pubblicità su tutti i social network che non limitano il razzismo e la diffusione dell’odio.
Ora alla lista si aggiunge anche Microsoft, come confermato da Chris Capossela, chief marketing officer dell’azienda di Redmond:
Abbiamo sospeso tutte le spese su Facebook e Instagram negli USA e abbiamo fatto lo stesso del resto del Mondo. La timeline della ripresa delle spese per i media dipenderà dalle azioni positive che saranno prese, ma ci aspettiamo che la sospensione proseguirà almeno per tutto il mese di agosto.
La scusa della libertà di espressione addotta da Facebook non è più valida. La libertà di espressione deve essere limitata nel caso di incitamento all’odio o contenuti razzisti. E se in casa Facebook non l’hanno capito con gli appelli, saranno le ingenti perdite economiche ad educare Mark Zuckerberg e soci a fungere da strumento educativo. Le cose sono cambiate e stanno continuando a cambiare: diffondere odio, razzismo e disinformazione con la scusa della libertà di espressione non dovrà più essere possibile.