In questo inizio d’estate, che si sta rivelando davvero caldo soprattutto sul
fronte sicurezza, Microsoft ha riunito a Toronto i suoi partner commerciali. Non
ci si attendevano novità dirompenti da questa Worldwide Partner Conference,
ma su alcuni annunci e su certi aspetti emersi nelle varie sessioni vale la pena
soffermarsi.
Il lancio dell’atteso Service Pack 2, intanto, subirà un piccolo,
ulteriore ritardo. Previsto inizialmente per giugno, poi spostato ad una data
non definita durante l’estate, l’aggiornamento di XP dovrebbe essere finalmente
pronto per agosto. Distribuito in un primo momento tramite Windows Update e CD-ROM,
sarà installato di default sui nuovi PC in vendita a partire dall’autunno.
Colmate (si spera) le lacune di sicurezza e risolti i problemi di compatibilità
con alcuni software (elemento che sarebbe all’origine dell’ulteriore ritardo nel
rilascio), l’obiettivo sembra essere quello di avere una distribuzione il più
possibile capillare del corposo update.
Oltre che verso gli utilizzatori del sistema operativo, gli sforzi di Microsoft
si stanno indirizzando anche verso sviluppatori e webmaster. Il Service Pack 2,
infatti, introdurrà grosse novità nella gestione di quelle tecnologie
(controlli ActiveX e pop-up, ad esempio) fonte in questi giorni di guai a ripetizione
per l’azienda di Redmond. Su MSDN è stata allestita una pagina informativa
per guidare verso una transizione soft chi implementa queste tecnologie sui propri
siti.
A Toronto questi temi sono stati ovviamente al centro di diversi interventi,
anche perché la diffusione immediata del Service Pack 2 sui nuovi PC coinvolge
direttamente produttori e distributori di hardware. Uno di quelli che dovrebbe
far meditare molti ha visto come protagonista Will Poole, vice presidente
senior della divisione Windows Clients. Per rimarcare gli sforzi di Microsft su
sicurezza e dintorni, ha sottolineato l’enorme riduzione dei tempi intercorsi
tra la scoperta di una falla e il rilascio della relativa patch. Si è passati
dai 331 giorni di Nimda (settembre 2001) ai 14 di Sasser (maggio
2004), passando per i 180 di SQL Slammer e i 25 di Blaster. Niente male, si direbbe.
Ma come non fare un confronto con il recente buco scoperto sui prodotti di Mozilla?
A livello di comunicazione, gli uomini della Mozilla Foundation, hanno insistito
proprio sulla rapidità di intervento, evidenziando le 24 ore intercorse
tra la scoperta e il rilascio dell’update di sicurezza. Un fatto che ha rimesso
in moto su diversi siti l’eterno dibattito sulla bontà dell’approccio Open
Source nello sviluppo del software.
Un altro annuncio interessante, riportato sul Microsoft
Monitor di Joe Wilcox (analista di Jupiter Research), riguarda Windows
XP Media Center Edition. Si tratta, come molti sanno, di una versione di XP
riveduta, corretta e ottimizzata (anche nell’interfaccia) per la gestione di file
e applicazioni multimediali. Attualmente viene distribuita solo installata su
alcune linee di PC dei produttori più importanti, quelli dal brand forte
e riconosciuto. A Toronto l’apertura ai cosiddetti System Builder, i produttori
e assemblatori di PC completi. Le prime vendite dovrebbero partire a settembre.
Secondo Wilcox, questo fatto potrebbe preludere ad una sorta di sostituzione di
XP Home con Media Center Edition come prodotto di base per il mercato consumer.
Non ci sarebbe da stupirsi. L’impegno di Microsoft sul fronte multimedia è
sempre più forte. Ed è notizia di questi giorni che su Amazon
è possibile pre-ordinare i primi prodotti basati sulla tecnologia Portable
Media Center. Si tratta di due lettori multimediali di Creative e Samsung perfettamente
integrati con XP, entrambi con disco di 20Gb e in grado di riprodurre musica e
video.
L’altra novità di rilievo è forse quella del Windows Marketplace.
In collaborazione con cNet, Microsoft sta per aprire un enorme negozio
online dedicato al meglio della produzione hardware e software per il mondo Windows.
Apertura prevista per ottobre, ma per il momento solo negli States.