+11% quando ancora le contrattazioni non hanno aperto: la trimestrale Q3 2009 di Microsoft consegna dati che riportano ottimismo al gruppo ed agli investitori. L’azienda, una volta che è riuscita a contenere i costi ed il crollo delle vendite derivante dall’imminenza di Windows 7, ha potuto raggiungere risultati al di sopra delle attese rilanciando pertanto nel migliore dei modi il valore delle proprie azioni. E tutto ciò proprio quando Windows 7, l’asset che più di ogni altro dovrebbe rilanciare la redditività, vede la luce.
La trimestrale, in realtà, è una sequela di conti in rosso. Ma non poteva essere altrimenti, con vari prodotti a fine ciclo di vita ed un trimestre di transizione che non foraggia certo le entrate. Ciò nonostante, le previsioni della vigilia delineavano risultati peggiori di quanto non si è invece verificato e la conseguenza del balzo in borsa è tutta nel gap tra attese e risultati di bilancio reali. Le entrate scendono rispetto ad un anno fa del 18%, ma consegnano una redditività di 40 centesimi per ogni azione contro i 32 centesimi previsti dagli analisti Thomson Reuters. Le vendite scendono del 14%, ma anche in questo caso si superano le stime (12.9 miliardi contro i 12.3 previsti). L’emorragia del trimestre è tutta sul comparto Windows, come era prevedibile: il rallentamento delle vendite di Vista è in linea con l’arrivo di Windows 7, dal quale giunge ora estremo ottimismo per il tasso di vendita ipotizzabile fin dalle prime battute (su Amazon è già stato battuto ogni record).
Stabile il comparto Server, che conferma le performance del trimestre precedente; scende il comparto Microsoft Business, con il nuovo Office 2010 alle porte a dimostrazione di un ennesimo ciclo in fase calante; aumenta le perdite il comparto dei servizi online, ed è questo il maggiore cantiere aperto del gruppo. Stabile il comparto Entertainment, nel quale si segnala però un forte aumento degli utenti Xbox Live (+50% in un anno): trattasi di una community da 20 milioni di iscritti sui quali il gruppo conta di far maturare le entrate che verranno proponendo contenuti e servizi nuovi ad arricchire l’attuale offerta della console.
Il gruppo lega oggi i destini di Windows 7 a quelli del mercato del pc. Se l’economia intende davvero intraprendere la strada del rilancio, Microsoft ritiene di avere le carte in regola per poterne cavalcare le evoluzioni. Il gruppo ha oggi 3500 dipendenti in meno rispetto ad un anno fa e conserva un portafoglio cash da 8.8 miliardi di dollari (in leggero calo nell’ultimo anno).
L’apertura è a quota +9%, il che riporta le azioni del gruppo sopra quota 29 dollari (quota ormai dimenticata da più di un anno). Rispetto ai minimi dello scorso Marzo il pacchetto MSFT è cresciuto dell’82%, crescita fino ad oggi sostanzialmente in linea con quella del rivale Google. Se l’economia tentenna, Wall Street sembra esserne certa: su Redmond c’è da scommettere, e Windows 7 sembra l’occasione buona per il rilancio.