Il Surface 3, annunciato a fine marzo da Microsoft, è il primo tablet “non-Pro” basato su un’architettura x86 e pertanto consente di eseguire Windows 8.1, Windows 10 e tutte le tradizionali applicazioni desktop. Essendo una versione più economica del Surface Pro 3, l’azienda di Redmond non poteva integrare un processore Intel Core M, quindi la scelta è caduta sul SoC Atom x7, presentato durante il Mobile World Congress 2015.
Leggendo il nome del processore, l’utente potrebbe pensare che le prestazioni siano scadenti, soprattutto per quanto riguarda la sezione grafica. In realtà, la GPU integrata nel chip è una versione ridotta di quella utilizzata nei processori Intel Core di quinta generazione (Broadwell). La differenza è rappresentata dal numero di unità di esecuzione (16 contro le 24/48 delle HD Graphics 5500/6000). Il SoC Atom x7-Z8700 del Surface 3 ha prestazioni doppie rispetto ai modelli basati sull’architettura Bay Trail. Nonostante ciò, la batteria garantisce fino a 10 ore di autonomia durante la riproduzione video.
L’architettura Cherry Trail supporta le API OpenGL 4.2, DirectX 11.1 e OpenCL 1.2, quindi il Surface 3 offrirà una migliore esperienza d’uso durante l’esecuzione di contenuti 3D. Anche la CPU è stata aggiornata, ma la performance è rimasta praticamente invariata rispetto alla precedente generazione.
Sebbene il tablet Microsoft sia il primo dispositivo mobile con Atom x7, non tutte le funzionalità del chip sono state sfruttate. Cherry Trail supporta infatti la ricarica wireless e la tecnologia RealSense 3D. Per il Surface 3 sono state scelte soluzioni tradizionali (alimentatore micro USB e fotocamera frontale da 3,5 Megapixel) per non aumentare i costi produttivi.