Potrebbe essere tardi, come potrebbe non esserlo: se Microsoft ha tardato tanto nel portare sul mercato una propria soluzione anti-iPad è perché, spiazzata dal successo Apple, non è stata in grado di produrre un qualcosa di realmente qualitativo, in grado di graffiare realmente il mercato e proporsi da protagonista. Le scarne soluzioni con Windows 7 sono state più un tappabuchi che non altro, tutte peraltro destinate a malasorte. Eppure c’è ancora margine d’azione. Nonostante i ritardi, Microsoft può ancora recuperare. Ma l’impegno sarà sempre più oneroso ogni giorno che passa.
Un nuovo report Forrester dimostra come l’appetibilità di un tablet Microsoft è vorticosamente scesa nel tempo, passando dal 46% del 2010 al 25% odierno: il 21% in meno dell’utenza, insomma, si dice pronto ad attendere un tablet Microsoft, mentre al tempo stesso iOS e Android conquistano rispettivamente 12 e 9 punti percentuali (smezzando pertanto la quota persa da Redmond). Il ritardo sembra aver stancato chi, abituato su Windows, avrebbe voluto saltare sui tablet con medesimo sistema operativo. La risposta a tutto ciò arriverà però soltanto con Windows 8. E sarà ormai la metà del 2012.
Secondo Forrester, Microsoft ha una sola strategia da poter sfruttare: quella della differenziazione. Il gruppo proporrà infatti sul mercato il proprio primo device quando ormai iOS e Android saranno alla terza generazione, con mesi e mesi di mercato ed esperienza alle spalle. Se dunque Microsoft intende scalfire le posizioni consolidatesi nel frattempo, dovrà saper proporre qualcosa di realmente diverso (così come proposto ad esempio da Amazon con la serie Kindle) e dovrà riuscire a reinventare l’esperienza tablet per renderla più appetibile all’utenza.
Il primo tablet Windows 8 potrebbe essere un Nokia, oppure un Samsung: entrambi i gruppi stanno compartecipando in modo differente all’avvento dei Windows Phone ed entrambi potrebbero essere fortemente interessati ad una esperienza di questo tipo. In assenza di concorrenti forti, Microsoft potrebbe riuscire ad imporre la propria soluzione come la terza piattaforma più desiderata già nel breve periodo, così come ambito già sul mercato smartphone. Forrester non nega che tutto ciò sia possibile, ma se Microsoft vuole giocarsi le sue carte deve affrettarsi: la pazienza dell’utenza è esaurita e perdere il treno dei tablet potrebbe significare un grave danno in prospettiva per la capacità di Windows 8 di esprimere appieno il proprio potenziale.
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