Microsoft ha effettuato un taglio netto ai prezzi del suo ultimo sistema operativo Windows Vista distribuito nel territorio cinese: il prezzo retail di Vista Home Basic è stato ridotto di circa due terzi passando così da 1.521 yuan (66 dollari) a 499 yuan, mentre il prezzo del pacchetto Premiun è stato praticamente dimezzato passando da 1.802 yuan a 899.
La pirateria nel territorio cinese è un fenomeno ormai dilagante: una ricerca compiuta dalla società International Data Corp e riportata dal The Wall Street Journal ha stimato la percentuale di software piratato presente in Cina superiore all’80 percento. Microsoft è ben conscia della situazione e i nuovi prezzi, entrati in vigore a partire dalla prima giornata di agosto, avrebbero lo scopo di arginare il mercato delle copie pirata invogliando maggiormente le persone all’acquisto delle versioni originali.
Windows Vista intanto continua la sua avanzata a livello internazionale: secondo le ultime stime rilasciate da Microsoft, sono 60 milioni le copie vendute del suo ultimo sistema operativo alla fine di giugno, incluse 20 milioni di copie vendute da metà maggio. Il calo del prezzo in Cina ha duplice valore: se da una parte si può limitare il fenomeno pirata rastrellando introiti anche in un mercato tipicamente ostile, dall’altra v’è la necessità di imporre la logica “Windows” in un paese in forte espansione, ove l’informatica sta penetrando tra la popolazione a ritmi esasperati. Per Microsoft il processo potrebbe essere lo stesso già vissuto altrove: imporre il proprio sistema operativo (anche tramite la leva della pirateria) e quindi erigere il proprio mercato sulla posizione così acquisita.