No, per carità, non è vero. La notizia è falsa falsissima. Inventata di sana pianta 2 minuti fa. Ma intanto tu hai cliccato e sei finito su questa pagina. Ecco, ho fatto una pageview in più. Se non avessi svelato subito l’arcano, chissà che qualcuno non l’avrebbe ripresa, chissà che non sarebbe arrivata addirittura su un giornale. Chissà, in tanti ci avrebbero creduto, nutrendo le proprie speranze con una fandonia bella e buona. Ed io avrei macinato altre pageview.
Ma che importa, ormai è il 1 aprile tutto l’anno, l’importante è sfruttare al massimo qualunque occasione. L’informazione si è svuotata di significato, e questa è l’unica vera notizia ufficiale.
Chiedetelo a Dagospia ad esempio. I casi di notizie false distribuite dal sito più citato dal circuito televisivo sono innumerevoli: il sito è infatti così, fatto di lanci privi di verifiche, fatto di fumo senza arrosto, fatto di urla prive di contenuto. Chiedetelo a Libero, che ha dedicato paginate intere a notizie vere quanto quella nel titolo di questo post. Chiedetelo a Margie Simpson, data per morta tanto da Dagospia quanto da Libero. Oppure chiedetelo a La Stampa, che ha aperto un blog qualsiasi, ha preso un’immagine qualsiasi, e l’ha sbattuta in prima pagina con tanto di errata corrige successiva per sputare sentenze sulla blogosfera. Quella Stampa che quando capita su Webnews si ispira bene ma razzola male. Chiedetelo ad Anselmi, che nella sua arringa contro l’informazione online finisce di riuscire a mettersi in tasca almeno parte della ragione.
No, Microsoft non è sull’orlo del fallimento. Il mondo dell’informazione, invece, si: l’informazione fallisce e tradisce ogni singolo giorno, ormai.