A pochi giorni da una piccola querelle legata ad alcuni brevetti che Microsoft poteva usare come grimaldello contro Linux. A pochi giorni dalle informative a Best Buy per declassare Linux in favore di Windows 7. Quando tutto sembrava volgere verso un nuovo surriscaldamento degli animi nella battaglia eterna tra Windows e il pinguino, Microsoft compie una mossa spiazzante aprendo una fondazione per la promozione dell’open source. Mossa calcolata, sicuramente, ma mossa sicuramente dall’apparenza paradossale per tempi e modi.
L’iniziativa prende il nome di CodePlex Foundation, ereditando così il brand della repository di progetti open source che già Microsoft porta avanti da tempo (i due progetti rimarranno però funzionalmente separati). La stessa Microsoft sarà prima finanziatrice della fondazione, la quale nasce come entità non profit «con la mission di favorire lo scambio di codice e conoscenze tra compagnie software e gruppi open source». Il battesimo è datato 10 Settembre e la fondazione sarà presieduta ad interim da Sam Ramji, attuale responsabile Microsoft degli affari open source.
Secondo quanto spiegato dalle FAQ della fondazione, il progetto si differenzia dalle altre iniziative open source omologhe per la generalità dell’approccio alla materia: «altre fondazioni sono focalizzate su progetti specifici, piattaforme o applicazioni così come Firefox e la Mozilla Foundation, o Gnome e la Gnome Foundation. Noi vogliamo una fondazione che indirizzi ad un ampio spettro di progetti […]. Detto questo, ci aspettiamo che la CodePlex Foundation sia complementare, e non in competizione, con le altre fondazioni open source».
Microsoft spiega che vi sono molte modalità per ascrivere la propria partecipazione al progetto: una partecipazione diretta nel Board, lo sviluppo, una sponsorizzazione. Al tempo stesso c’è un aspetto particolare da sottolineare: Sam Ramji, precedentemente responsabile dei progetti open source in Microsoft, sta per lasciare il gruppo. La sua dipartita sarà effettiva a partire dal 25 Settembre prossimo, ma nel frattempo manterrà il proprio ruolo direttivo nella Fondazione in attesa di trovare un nuovo Presidente full-time (l’intero board è peraltro ad oggi costituito da personaggi in area Microsoft).
Un apposito canale su Twitter è stato immediatamente aperto per aggiornare l’utenza interessata sulle novità della neonata Fondazione.