Microsoft che pensa di distribuire Linux: un’idea bizzarra ma non surreale, un’ipotesi che lascia però il tempo che trova per vari motivi di natura economica e legale. A rispolevrare un antica idea è LinuxWorld, con un articolo-intervista ad alcuni analisti.
L’idea di Microsoft potrebbe essere semplicemente quella di trasformare Linux in una sorta di applicazione compatibile con Windows, distribuendo così il Pinguino anche direttamente sotto il marchio di Microsoft.
Il maggiore grande ostacolo, però, è la licenza GPL con cui Linux è tutelata: nessuno, infatti, può distribuire Linux se non ne viene accettato il principio di lasciare aperto il codice sorgente. Ma se è difficile ipotizzare un’avventura Open Source per Microsoft, ancor più difficile è ipotizzare che la comunità Linux lascerà influenzare il proprio sviluppo dalle idee eventualmente provenienti da Redmond.
Secondo Ted Schadler, analista Forrester, “è decisamente difficile che un sistema operativo proprietario quale Windows possa deliberatamente distribuire un prodotto coperto da licenza GPL senza incorrere in problemi legali per il proprio codice”. È sull’importanza della GPL che in molti vedono basata la battaglia di SCO: se davvero la GPL fosse “incostituzionale”, come viene paventato nella famosa causa tra Unix e Linux, i sistemi proprietari avrebbero carta bianca nello sfruttamento (anche economico) dei sistemi Open Source.