Agli italiani piace molto divertirsi con i videogame anche con qualche anno in più sulle spalle. Secondo una ricerca di Microsoft, 7 italiani su 10 amano giocare ai videogame con i propri figli. Addirittura, secondo questa indagine, questa attività è diventata molto più popolare rispetto ad altre più tradizionali, come andare al cinema, fare un giro al centro commerciale o giocare a nascondino.
L’indagine di Microsoft mette in risalto anche altri dati molto interessanti. Quasi il 73% degli intervistati dichiara che trascorrere del tempo giocando ai videogame rafforza l’intesa tra genitore e figlio e il 72% crede che il gaming aiuti a cogliere alcuni aspetti della personalità dei propri bambini. Infine, il 61% dei genitori concorda sul fatto che giocare con i propri bambini li aiuta a sentirsi più aggiornati sugli ultimi trend.
La Spagna detiene il numero più alto di famiglie gamer, con tre nuclei familiari su quattro (75%) che condividono i momenti videoludici. Tuttavia, sono le famiglie italiane a giocare insieme con più frequenza, in media 10 volte al mese, seguite da quelle spagnole, che detengono una media leggermente inferiore, pari a 9 volte al mese. Italia e Spagna sono seguite dalla
Francia, con una frequenza di gioco pari a 8 volte al mese.
L’indagine mette poi in risalto come i genitori si sentono più sicuri quando conoscono a quali giochi i loro figli accedono online, con l’81% che afferma di sapere esattamente a quali contenuti giocano. Tuttavia, nonostante la fiducia generale nei confronti del mondo videoludico, i genitori tendono a preoccuparsi delle persone con le quali i loro figli interagiscono online: sebbene il 66% dei genitori italiani dichiari di sapere quali sono gli interlocutori dei propri figli, quasi la metà (49%) non crede che i bambini siano al sicuro quando giocano online.
Per proteggere i ragazzi, i dispositivi Microsoft dispongono delle funzioni Family Setting. Tuttavia, la ricerca ha evidenziato come molti genitori non utilizzino questi preziosi strumenti: solo il 36% dei genitori italiani applica infatti limitazioni per gli acquisti in-game, mentre il 36% ha impostato limiti di tempo appropriati per la propria famiglia. Infine, un genitore su quattro (24%) non ha ancora impostato alcun metodo di parental control sul dispositivo dei propri figli.
I Family Setting di Microsoft, si ricorda, consentono ai genitori di impostare limiti di utilizzo, blocchi degli acquisti in-app tramite password, filtri per i contenuti in base all’età degli utenti e molto altro ancora.