Non si può vendere un prodotto se poi nella pratica abituale si fa uso di prodotti rivali. Potrebbe essere questo il principio che ha guidato Microsoft alla decisione (logica per certi versi, opinabile per altri) di vietare l’acquisto di prodotti Apple con il denaro dell’azienda presso il proprio Sales, Marketing, Services, IT & Operations Group (SMSG).
La notizia trapela per mezzo di una mail che Mary Jo Foley ha pubblicato su ZDNet: trattasi di una corrispondenza interna inviata da Alain Crozier, Chief Financial Officer del comparto, nella quale si danno indicazioni precise circa la nuova policy adottata. La data è quella del 14 marzo, anticipando così l’uscita della nuova edizione dell’iPad e determinando una regola destinata a perdurare in modo permanente nelle attività del comparto. La regola non sembra essere al momento estesa ad alcun comparto ulteriore, ma è comunque qualcosa di incisivo in virtù del fatto che il solo SMSG occupa 46 mila dipendenti Microsoft in tutto il mondo.
«Il livello di acquisti attuale è basso«, ma sarà ora definitivamente annullato: i processi sono in atto per rimuovere i prodotti Apple dal listino dei possibili investimenti del gruppo. Nessun bonifico ulteriore viaggerà quindi da Redmond a Cupertino almeno per il segmento coinvolto: un comparto quale quello impegnato nello sviluppo di soluzioni software per area Mac OS o iOS continuerà ovviamente ad acquistare prodotti con la mela.
La scelta appare logica sotto molti punti di vista. V’è infatti la necessità di sostituire prodotti terzi con prodotti interni per ottimizzare i costi, per una funzione pedagogica nell’uso quotidiano, per spostare una forte domanda verso i prodotti dell’azienda, per dimostrare un’identità compatta. Ora che Windows 8 sta per arrivare (e con esso anche i primi tablet) ed i Windows Phone sono in grado di assolvere al proprio compito, Microsoft non vede più ragioni per utilizzare prodotti rivali.
Apple, insomma, ha perso un buon cliente: Microsoft.