Microsoft vs Google: accordo sui processi in atto

Microsoft e Motorola hanno deciso di sospendere le tre cause in corso, in attesa della conclusione della controversia sui brevetti FRAND.
Microsoft vs Google: accordo sui processi in atto
Microsoft e Motorola hanno deciso di sospendere le tre cause in corso, in attesa della conclusione della controversia sui brevetti FRAND.

Microsoft e Motorola Mobility, ora divenuta una sussidiaria di Google, hanno raggiunto un accordo per sospendere temporaneamente le tre cause in corso tra le parti e dare precedenza alla controversia relativa ai brevetti FRAND (Fair, Reasonable and Non-Discriminatory). Finché il giudice non si pronuncerà sulla questione (il processo inizierà a metà novembre), gli avvocati delle due aziende non si occuperanno più degli altri procedimenti legali.

I brevetti FRAND coprono determinate tecnologie ritenute essenziali per il funzionamento degli standard. Le aziende hanno stabilito che l’utilizzo delle proprietà intellettuali possa essere concesso dietro il pagamento di una royalty “equa e ragionevole”. Microsoft ha accusato Motorola di non rispettare questo principio, in quanto attiva nel pretendere cifre considerate troppo elevate. Le tecnologie al centro della diatriba sono correlate alla connettività Wi-Fi ed alla codifica video H.264, presenti in quasi tutti i prodotti in commercio.

Il giudice della Corte Distrettuale di Washington dovrà risolvere la controversia, cercando di trovare le risposte a diversi interrogativi che hanno coinvolto anche esperti di economia. Microsoft ritiene troppo spropositata la somma chiesta da Motorola (22,50 dollari per 50 brevetti FRAND), per cui la domanda è: qual è il valore corretto da attribuire a questo tipo di brevetti? La ricerca della soluzione potrebbe essere più complicata del previsto e ciò comporterà un ulteriore ritardo in caso di appello depositato dall’azienda che uscirà sconfitta dal primo atto dello scontro legale.

L’accordo di sospensione non riguarderà le altre cause in corso davanti alla ITC (International Trade Commission), alla Commissione Europea e in Germania, relative sempre agli standard H.264 e WiFi.

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