Le prime udienze del processo tra Microsoft e Motorola hanno dato esito negativo. Le due parti rimangono molto distanti sulla questione dei brevetti, per i quali la sussidiaria di Google ha chiesto il pagamento delle royalty all’azienda di Redmond. Al termine del processo preliminare presso la Corte Distrettuale di Washington, gli avvocati non hanno trovato nessun accordo sulla somma che Microsoft dovrà versare per l’utilizzo delle tecnologie H.264 e WiFi all’interno dei suoi prodotti. A questo punto sarà il giudice a stabilire il valore dei brevetti.
Come è noto, il procedimento legale verte sulle cosiddette licenze FRAND (Fair, Reasonable And Non Discriminatory) relative a tecnologie ritenute essenziali in quanto presenti ormai in tutti i prodotti hardware e software. Motorola possiede alcuni brevetti sullo standard di compressione video H.264 e sul WiFi, entrambi utilizzati da Microsoft nella Xbox 360, nel tablet Surface e nei sistemi operativi Windows.
Il documento, depositato al termine delle udienze, contiene le cifre che Motorola pretende per l’uso delle sue proprietà intellettuali e quelle che invece Microsoft sarebbe disposta a versare. Gli avvocati di Redmond hanno proposto una somma massima di 502.000 dollari all’anno per il brevetto H.264 e 736.000 dollari per la tecnologia WiFi. Le richieste di Motorola sono più esose: tra 100 e 125 milioni di dollari per H.264, e tra 1,15% e 1,73% del prezzo finale di ogni prodotto venduto all’anno per il WiFi.
Per conoscere l’esito della diatriba legale bisognerà attendere l’inizio del 2013, quando il giudice James Robart emetterà la sentenza.