Negli ultimi anni si è assistito ad un aumento esponenziale del numero dei video pubblicati su diverse piattaforme di streaming, la più nota delle quali è ovviamente YouTube. Una funzionalità che ha ancora ampi margini di miglioramento è la visualizzazione dei sottotitoli. Microsoft, insieme ad altre aziende (Apple, Adobe, MovieLabs, NBC Universal, Cox e Netflix), ha proposto al W3C Working Group le specifiche di un nuovo sistema di sottotitolazione che dovrebbe portare sul Web la stessa qualità dei video professionali.
Per ottenere un’esperienza simile a quella fornita dai provider televisivi è necessario aggiungere diverse opzioni di personalizzazione ai sottotitoli, come gli stili per il testo, l’evidenziatura delle parole e il posizionamento flessibile. Tutto ciò è parte integrante delle specifiche TTML Simple Delivery Profile for Closed Captions (SDP-US), basate sul Timed Text Markup Language (TTML), da anni utilizzato dall’industria professionale. Il profilo suggerito da Microsoft permette una lettura più chiara dei sottotitoli da parte degli utenti con problemi di udito, ma anche a coloro che vogliono vedere un film in lingua originale o un video in ambienti rumorosi.
SDP-US semplifica la creazione di sottotitoli per lo streaming di contenuti video su una grande varietà di software e dispositivi, tra cui Internet Explorer, Windows Media Player e Xbox. Oltre alla dimensione e al tipo dei caratteri, i provider possono specificare anche il colore e le animazioni del testo, gli stili (ad esempio, grassetto e corsivo) e la posizione dei sottotitoli sullo schermo. Inoltre, si può riempire l’area dei sottotitoli con un colore per evidenziare maggiormente il testo.
Internet Explorer 10 è uno dei primi browser ad includere il supporto preliminare ai sottotitoli dei video HTML5, mediante l’elemento track
che effettua il rendering del testo contenuto in un file. L’obiettivo di SDP-US è ottenere un formato compatibile con qualsiasi browser e software installati sui dispositivi connessi ad Internet.