Microsoft ha una proposta: armonizzare ogni singolo sistema di registrazione dei brevetti al fine di creare un ecosistema unico internazionale all’interno del quale potrebbero poi gravitare le singole entità territoriali. Il mondo, insomma, dovrebbe trovare una linea comune d’azione in tema di copyright, così che le grandi aziende possano muoversi con rischi minori e maggior libertà, senza incappare in ostacoli procedurali ed ingenti richieste dovute alle zone d’ombra lasciate da sistemi mal regolati.
La proposta giunge da Horacio Gutierrez, Corporate Vice President and Deputy General Counsel, tramite il blog “Microsoft on the issues”. Secondo quanto indicato, l’intero sistema dei brevetti USA andrà presto riveduto e corretto, ma dovrebbe essere questa l’occasione per abbracciare un obiettivo ancora più ambizioso: «è questa una delle più importanti opportunità per portare avanti una armonizzazione dei brevetti». Secondo Microsoft trattasi di una necessità concreta universalmente riconosciuta: «Oltre 3.5 milioni di brevetti al mondo sono in sospeso, incluse 750000 richieste USA. Il periodo di attesa si sta ormai estendendo verso i tre, quattro o in certi casi cinque anni prima che il brevetto sia infine approvato. Il costo di questa attesa per richiedenti e ufficio brevetti è troppo alto ed i tempi di attesa troppo lunghi».
Secondo Gutierrez, insomma, il mondo globale necessita di una regolamentazione globale, quantomeno sotto taluni aspetti. Microsoft (peraltro colpita in queste ore da un processo che ha visto a rischio la commercializzazione internazionale di Word proprio a causa di un brevetto in discussione) ritiene essenziale questa ambizione: armonizzare significherebbe indicare procedure, applicabilità e regole comuni, il che semplificherebbe in modo importante il processo di tutela della proprietà intellettuale. Mentre sono in molti a mettere in dubbio il concetto stesso di brevetto come formula ideale per la remunerazione della ricerca, tra le righe del comunicato si legge invece la conferma del sistema dei brevetti come l’unico in grado di sostenere la ricerca in modo sostanziale ed effettivo, aumentando la competitività e premiando gli sforzi di quanti investono in R&D.
Il manifesto sembra avere anche un destinatario specifico. La lettera, infatti, si apre con le felicitazioni per la conferma di David Kappos in qualità di sottosegretario al Commercio ed alla Proprietà Intellettuale presso lo U.S. Patent and Trademark Office (USPTO). Kappos proviene da IBM, uno dei gruppi più attivi al mondo nella tutela della proprietà intellettuale, ed incassa le felicitazioni accompagnate dal consiglio formulato negli uffici di Redmond.