Durante il keynote di martedì sera, Microsoft ha illustrato brevemente le caratteristiche di Windows 10, tralasciando forse l’informazione più importante, ovvero il costo dell’upgrade. Terry Myerson non ha svelato il mistero, ma nel corso di un’intervista post-evento ha dichiarato che oltre 50 partner hanno avviato la produzione di tablet e smartphone, da quando l’azienda ha eliminato i costi di licenza di Windows e Windows Phone per i dispositivi con display inferiore ai 9 pollici.
L’annuncio relativo alla modifica del modello di business è stato effettuato all’inizio di aprile durante la conferenza Build. Ancora oggi, dopo sei mesi, la diffusione di Windows 8.x e Windows Phone 8.x è molto inferiore alle aspettative. Il sistema operativo mobile ha raggiunto una percentuale a doppia cifra solo in alcuni paesi, tra cui l’Italia. La piattaforma desktop invece non riesce ad attirare i consumatori, la maggior parte dei quali utilizza ancora Windows 7 o addirittura Windows XP.
Microsoft ha quindi deciso di offrire i due sistemi operativi in forma gratuita agli OEM. Myerson non ha specificato i nomi delle 50 aziende, ma si tratta principalmente di produttori che realizzano device di fascia medio-bassa indirizzati ai mercati emergenti. Il prezzo finale dei dispositivi è inferiore ai 200 dollari. La licenza di Windows Phone ha un costo compreso tra 20 e 30 dollari, quindi incide per il 10-15% sul totale. Nei prossimi mesi ci sarà dunque un’invasione di tablet e smartphone economici che potrebbero insidiare il predominio di Android.
Il dirigente Microsoft non ha chiarito se la stessa strategia verrà adottata anche per Windows 10. In ogni caso, considerata la sua natura multipiattaforma, l’azienda di Redmond potrebbe sicuramente ricavare profitti dagli abbonamenti ai suoi servizi e dalle commissioni sulle app vendute.