Microsoft WorldWide Telescope, prime impressioni

Microsoft WorldWide Telescope, prime impressioni

La prima impressione che da la beta di WorldWide Telescope di cui avevamo già parlato poco tempo fa, è quella di essere sicuramente uno splendido software di tipo educativo e divulgativo

Analizzando le richieste hardware nella pagina di download di questa beta release, considerando quelle consigliate, saltano all’occhio il processore dual core da 2 ghz, 2 GB di RAM, scheda video da 256 MB dedicata e ben 10 GB di disco fisso per poter gestire i contenuti; viene invece richiesto una semplice connessione 56 Kbps, ma la reputo una sottostima, vista la lentezza con cui la mia ADSL da 3 Mbps scarica le immagini.

Il risultato però è davvero un’eccellente esperienza anche per chi, come me, ha solo qualche nozione di geografia astronomica ma ne è molto affascinato. In particolare, com’era prevedibile, sono davvero spettacolari le fotografie che costellano letteralmente la volta celeste riprodotte con la tecnologia Photosynth e riprese da vari telescopi spaziali, Hubble ma non solo. La navigazione è facilitata da due barre orizzontali al di sopra e al di sotto della finestra principale, la prima con i comandi di principali, la seconda più contestuale.

Molto interessanti sono poi le funzioni di esplorazione dei “tour” guidati presenti, già molto ben curati; ma ancora più interessanti sono le funzioni di creazione di nuovi “tour” attraverso le quali è quindi possibile produrre dei veri e propri filmati interattivi corredati da commenti audio e scritte a schermo. C’è addirittura la possibilita di interfacciare un proprio telescopio al software tramite un plugin e alcuni strumenti di sviluppo.

L’augurio è che anche qualche nostro studioso o divulgatore, magari la nostra Margherita Hack, abbia la possibilità di sfruttare questi strumenti per avvicinare noi tutti all’esplorazione virtuale del nostro cielo, visto che l’osservazione diretta è sempre più difficile a causa dell’inquinamento luminoso, oltre che quello atmosferico. Non ci credete? Beh, allora date un’occhiata a uno dei tour disponibili all’interno di Microsoft WorldWide Telescope cliccando su “Guided Tours > Planets > Earth @ Night” e vedrete un po’ cosa si intenda per inquinamento luminoso.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti