Microsoft ha annunciato un nuovo importante programma filantropico volto a offrire nuove opportunità di lavoro ai giovani. Il gruppo sta investendo mezzo miliardo di dollari in questo sforzo e per giungere all’obiettivo prefissato collaborerà con i governi, con le organizzazioni non profit e con le imprese.
Il programma è denominato Microsoft YouthSpark e i relativi dettagli sono stati esplicati attraverso il blog ufficiale della società, per voce di Anthony Salcito, vice presidente della divisione Worldwide Education di Redmond, e di Brad Smith, che invece occupa il ruolo di vice presidente esecutivo per il business.
Per Microsoft, il programma YouthSpark risponde alle sfide economiche e sociali sempre più pressanti che i giovani di oggi si trovano ad affrontare, come evidenziato nel report Opportunity for Action dell’International Youth Foundation commissionato da Microsoft a marzo 2012. Il documento ha mostrato che, nel 2011, quasi 75 milioni di giovani in tutto il mondo erano senza lavoro. Poiché la popolazione giovane, che oggi ammonta a 2,2 miliardi di persone tra ai 6 e i 24 anni, continua ad aumentare, anche il divario di opportunità si sta accentuando.
L’iniziativa è stata progettata per chiudere il divario delle opportunità tra i paesi più sviluppati e quelli del terzo mondo, dove i giovani non hanno le risorse di cui hanno bisogno per meglio sfruttare il proprio talento e dove peraltro mancano i posti di lavoro o di formazione per farsi strada e avere successo a livello occupazionale.
Microsoft sta dunque iniziando a collaborare tramite il progetto YouthSpark – e lo farà per i prossimi tre anni – con le ONG (organizzazioni non governative) e con le associazioni non profit che concentrano esclusivamente i propri sforzi sulle «opportunità di istruzione, sull’occupazione e sull’imprenditoria per i giovani». I dettagli su chi potrà partecipare a tale progetto meritano ulteriore approfondimento, ma è stato reso noto find a subito che coinvolgerà 300 milioni di bambini in 100 paesi sottosviluppati entro il prossimo triennio.
«Si tratta di un nuovo passo in avanti per i nostri sforzi filantropici. Stiamo usando una buona parte del nostro denaro dedicato a questo per sostenere le organizzazioni no-profit che aiutano i giovani e stiamo annunciando una serie di nuovi programmi. Tutta la società si sta attivando per questa sfida, perché è così che si può avere il maggiore impatto. Aiuteremo i giovani ad accedere a una vasta gamma di programmi Microsoft che condividono l’obiettivo comune di sostenere e servire i giovani nella loro ricerca per le opportunità. Ciò include, tra gli altri, Partners in Learning, Office 365 for Education, Skype in the Classroom, DreamSpark, Imagine Cup e BizSpark». Parole così approfondite dallo stesso Steve Ballmer, CEO Microsoft:
Grazie a Microsoft YouthSpark ci impegniamo ad aiutare 300 milioni di giovani di tutto il mondo a realizzare i loro sogni concentrando nei programmi di Responsabilità Sociale i nostri sforzi e le altre risorse aziendali per mettere i giovani in contatto con opportunità di formazione, occupazione e impresa. Riteniamo che collaborando con i nostri partner possiamo aiutare i giovani a cambiare il mondo e questo è il solo risultato che vorremmo conseguire.
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In Italia
Microsoft intende però guardare non soltanto al terzo mondo, ma anche a quei paesi occidentali avanzati nei quali le nuove generazioni faticano a trovare i giusti spazi e la giusta espressione nel mondo del lavoro. Per questo motivo Microsoft Italia focalizza anche sul nostro paese i propri sforzi promulgando così l’impegno sociale del gruppo a partire dal territorio locale. Spiega Roberta Cocco, Direttore Responsabilità Sociale di Microsoft Italia:
Microsoft è da sempre impegnata nel supportare i giovani a sviluppare nuove competenze, nuove idee e opportunità di lavoro attraverso la tecnologia. Lo facciamo con programmi globali adattati alle esigenze del nostro Paese, come Bizspark che coinvolge oltre 1.000 start up in Italia e che offre un concreto aiuto ai giovani imprenditori o come Imagine Cup, le Olimpiadi del Software, che hanno visto la partecipazione di 40 studenti italiani da 14 atenei. Accanto a questi programmi internazionali vi sono progetti realizzati in Italia, come quello con CNCA che ha aiutato oltre 3.000 giovani disagiati ad avere formazione tecnica di base per avvicinarsi al mondo del lavoro. Oppure, iniziative volte a offrire opportunità di formazione all’interno del mondo universitario sui temi delle nuove tecnologie e del digitale, coinvolgendo lo scorso anno oltre 350.000 giovani in Italia.