Tim Clark, manager del cantante pop Robbie Williams, ha colto l’occasione della conferenza MidemNet per scagliarsi contro il governo inglese riguardo la lotta al filesharing.
Secondo Clark, le autorità inglesi si stanno sistematicamente disinteressando alla questione P2P e questo porta alla creazione di leggi inadeguate alla lotta agli sharer.
In Francia Sarkozy sta facendo qualcosa. In Inghilterra il nostro governo è totalmente buono a nulla, sta cercando di evitare qualsiasi responsabilità. […] L’unica cosa che abbiamo ottenuto è che i download criptati sono cresciuti del 10%, se i sistemi di criptaggio continueranno a crescere la lotta al filesharing sarà definitivamente persa.
La realtà dei fatti non è così pessimistica come descritta da Clark. Lo scorso anno il governo inglese ha obbligato gli ISP a spedire centinaia di lettere di avvertimento agli utenti e presto verrà creata un’apposita agenzia di collaborazione tra ISP e case discografiche per amministrare l’invio di questi avvertimenti.
Sembra palese come anche gli addetti ai lavori siano confusi riguardo le misure adottate per combattere il P2P illegale. Questo di certo non giova alla credibilità dell’industria discografica che continua a risultare molto lontana dalla realtà. Mai come nell’ultimo periodo, infatti, si è potuto assistere ad un duro attacco da parte dei governi nei confronti del filesharing.