Ho scoperto solo ora un post di Marzo sul blog di 37signals, società che tra i tanti software produce anche Basecamp, che racconta una serie di esperimenti condotti sul posto di lavoro per migliorare la qualità della vita dei dipendenti.
L’idea si basa sull’assunto, ovvio ma spesso dimenticato, che persone felici lavorano meglio e producono di più di persone infelici e frustrate. La felicità dei propri dipendenti non è quindi solo un valore morale positivo, ma anche un plus in termini di produttivitò ed efficienza.
Si è quindi sperimentata la settimana di lavoro di 4 giorni, in quanto si è scoperto che quasi sempre il lavoro di 5 giorni può essere svolto in 4. E’ del resto noto che in azienda un lavoro coinvolge tutte le persone (e le ore) disponibili, anche se in realtà necessita di meno sforzi.
Un altro esperimento è stato quello di finanziare parte degli hobbies dei dipendenti. Vuoi imparare a cucinare? La società ti paga parte del corso, a patto che tu condivida quanto impari sul corporate blog.
Su questa scia è stata presa la decisione di dotare ciascun dipendente di una carta di credito corporate. Vuoi comprare un libro o andare ad una conferenza? Usa la carta della società.
L’essenza di tutto questo discorso è secondo me racchiusa in questa frase, che sancisce anche un enorme differenza culturale tra noi e loro: “We’d rather trust people to make reasonable spending decisions than assume people will abuse the privilege by default”
L’Italia e l’Italiano rappresentano esattamente l’opposto di questo approccio. In Italia pubblico e privato partono dal presupposto che tu sia disonesto, ponendo limiti e burocrazia per tutelarsi, ma dimostrandosi spesso pronti a chiudere tutti e due gli occhi all’occorrenza.
Nel mondo anglosassone, invece, il primo approccio è di apertura e fiducia, ma nel momento in cui tradisci l’onestà che ti è stata offerta, vieni severamente punito.
Per la cronaca, gli esperimenti di 37signals stanno ancora andando avanti e finora i risultati sono estremamente positivi ed incoraggianti.