Nei giorni scorsi ha fatto discutere la notizia relativa all’accordo tra Apple e Nokia. Le due società, dopo essersi accusate reciprocamente più volte per la presunta violazione di brevetti, sono giunte alla firma di un compromesso che pone una volta per tutte fine alla diatriba giudiziaria.
È stata l’azienda di Cupertino a fare un passo indietro, riconoscendo al concorrente finlandese la legittimità delle richieste. Nessun dettaglio era invece stato svelato in merito alle cifre in gioco, che secondo gli analisti potrebbero essere tanto importanti da far tremare anche le solide casse di casa Apple.
Ne ha parlato Kai Korschelt di Deutsche Bank, secondo il quale il colosso californiano avrebbe già sborsato oltre 600 milioni di dollari come cifra per coprire il mancato pagamento precedente delle licenze necessarie allo sfruttamento delle tecnologie depositate da Nokia. A questi andrebbe poi aggiunto altro denaro, relativo a ogni singola unità iPhone commercializzata fino ad oggi, oltre alle royalty per quelli che giungeranno sul mercato in futuro.
Nelle casse del gruppo nordeuropeo dovrebbero così giungere circa 137 milioni di dollari per ogni trimestre, stima risultante dalla media dei device venduti in passato e quindi soggetta a variazioni al momento non prevedibili, ma sufficiente a far capire come nel prossimo periodo la transizione monetaria tra le due realtà possa arrivare infrangere il tetto del miliardo di dollari.
I vertici Nokia potranno così tornare a vedere il segno positivo sui propri bilanci finanziari, almeno nel breve termine, mentre secondo un’ottica più lungimirante l’azienda punta a riguadagnare una posizione solida sul mercato, soprattutto con la nuova linea di smartphone in fase di realizzazione dopo la stretta di mano con Microsoft per l’utilizzo di Windows Phone 7 sui propri terminali.