Nato come progetto esclusivamente videoludico, Minecraft è diventato nel corso del tempo qualcosa di più di un semplice gioco: è oggi uno strumento efficace per l’apprendimento dei rudimenti della programmazione in ambito educativo e per il perfezionamento degli algoritmi di intelligenza artificiale. Non per nulla Microsoft ha acquisito il titolo alcuni anni fa, con un investimento economico quantificato in 2,5 miliardi di dollari.
Il brand debutterà anche sul grande schermo, con un film che era inizialmente stato affidato alla regia e alla sceneggiatura di Rob McElhenney. Un’iniziativa dai contorni finora non ben definiti e che in molti hanno sempre guardato con sospetto, memori dei risultati non sempre entusiasmanti ottenuti dalle trasposizioni cinematografiche dei successi videoludici. Oggi l’annuncio del passaggio di consegne: McElhenney lascia l’incarico, se ne occuperanno altri.
Slitta così anche l’uscita nelle sale inizialmente fissata per il maggio 2019. Stando a quanto riportato sulle pagine del sito The Wrap, se ne occuperanno i fratelli Aaron e Adam Nee (già al lavoro su Band of Robbers). Alla produzione rimarranno Roy Lee e Jill Messick della Vertigo Entertainment, in passato impegnati su The Lego Movie.
La storia di Minecraft prende il via nel 2009, da un’idea del suo creatore Markus “Notch” Persson, per diventare presto un fenomeno dalla portata globale. Parte del successo è dovuta alla possibilità di costruire non solo il proprio avatar in-game, ma anche veri e propri mondi virtuali. Stando a quanto riportato su Wikipedia, il gioco ha venduto oltre 144 milioni di copie (dato aggiornato all’inizio di quest’anno), diventando il secondo titolo videoludico più acquistato nella storia del gaming. La leadership di questa particolare classifica è ben salda nelle mani di Tetris, capolavoro senza tempo che da oltre trent’anni tiene incollati allo schermo intere generazioni.