Il nome “Minimo” non deve certo trarre in inganno. Le basi comuni poste da Nokia e Mozilla hanno un duplice significato ed una notevole importanza strategica: Nokia si avventura infatti nell’area browser senza avere al suo fianco la solita Opera Software.
Il nome “Minimo” sta per “Mini Mozilla” e consta nel progetto di sviluppare, anche e soprattutto grazie agli investimenti Nokia, una versione di Mozilla in grado di ben adattarsi alla strumentazione Nokia portatile. Per Mozilla l’appuntamento è di quelli che contano: vista la sostanziale inaccessibilità di un mercato desktop ove oltre il 90% degli utenti non si smuove da Internet Explorer, il mercato dei browser per il settore mobile (in pieno lancio) può costituire una concreta forte occasione.
La notizia, divulgata da CNet lo scorso 18 Giugno, fa sorgere il sospetto che Nokia abbia scaricato Opera Software. Dagli ambienti dell’importante marchio della telefonia mobile il tutto viene stemperato in un normale sondaggio del mercato: «È naturale per noi considerare una varietà di opzioni nell’area browser […] è un passo naturale », parola della portavoce Laurie Armstrong.
La notizia era nell’aria ormai da qualche giorno: il 18 Giugno si è avuta notizia di un progetto controfirmato dalle due aziende ed i primi rumor avevano già intravisto in ciò il quadro oggi concretizzatosi. L’amo era stato lanciato il 18 Febbraio, quando Mozilla propose la prima versione di Minimo, la 0.1. Nokia sarebbe rimasta attratta dal tool per la sua bassa richiesta di risorse (a differenza di un Opera più esigente). Poi è venuta la firma.