Internet è una cosa meravigliosa potremmo dire parafrasando il titolo di un famoso film, ma al tempo stesso, tra i miliardi di contenuti che la grande Rete offre al suo pubblico, si nascondono pericoli di non poco conto soprattutto per quelle fasce di navigatori meno protette e, per questo, più vulnerabili come i minori.
Oggi i siti Web e i vari social network sono popolati di utenti di ogni età, per un pubblico trasversale che va dagli adulti ai più piccoli ma che, secondo le ultime rilevazioni del Moige, è solito mediamente scarsa attenzione alla protezione dei soggetti più a rischio.
L’analisi condotta da SWG per il Moige rivela infatti che nove ragazzi su dieci usano Facebook, ma meno della metà di costoro conosce e applica le adeguate impostazioni per difendere la propria privacy. Allo stesso modo, sono solo otto su cento i genitori che ricorrono ai meccanismi di parental control per garantire una navigazione sicura ai propri figli.
Emerge così una situazione di pericolosa che vede i genitori non adeguatamente impegnati nell’informarsi e nell’istruire i pargoli sui pericoli che corrono in Rete. Mancano insomma la piena consapevolezza dell’uso di adeguati filtri per la navigazione e dell’adozione di alcune semplici regole per la riservatezza dei dati necessari sui social network, sebbene tutti gli intervistati si dicano preoccupati riguardo ai pericoli a cui i ragazzi vanno incontro, primi tra tutti i contatti con potenziali pedofili o l’essere esposti alla visione di contenuti pornografici.
Secondo quanto spiegato da Antonio Apruzzese, Direttore della Polizia Postale e delle Comunicazioni:
Un numero sempre maggiore di giovani accedono alla rete e attraverso questa comunicano ma Internet deve essere utilizzata osservando regole che consentono di evitare i rischi e i pericoli che si possono incontrare durante la navigazione. L’educazione alla prevenzione appare lo strumento più efficace per formare i ragazzi e iniziative come queste sono estremamente utili non solo per aiutare i giovani a utilizzare la rete in sicurezza ma anche a fornire strumenti ai genitori per proteggere i figli dai pericoli del web.
Tornando alle tendenze messa in evidenza nello studio, si evince che a navigare sul Web sono ogni giorno sette minori su dieci con lo scopo di svagarsi, giocare, o per trovare informazioni necessarie allo studio. Questi giovanissimi stanno connessi poco meno un’ora in media e si differenziano dagli utenti della fascia immediatamente superiore, quella comprendente i ragazzi tra gli 11 e i 16 anni, per il fatto che questi ultimi si collegano quasi esclusivamente per interagire con i social network, in particolare con Facebook, che si conferma sempre più spesso la “piazza”, il luogo di incontro preferito, dal pubblico più giovane.
In base a queste premesse il Moige, con la collaborazione di Trend Micro Italia e Cisco Italia, ha deciso di dare vita al progetto “Per un Web sicuro“, che ha l’obiettivo di informare i genitori e i giovani su un uso responsabile del Web, portando tutte le informazioni necessarie all’interno di appositi incontri che si terranno in trenta scuole medie delle regioni di Lazio, Lombardia, Piemonte, Puglia e Campania. Gli incontri saranno tenuti da operatori volontari esperti di Internet e si terranno insieme agli studenti e ai docenti durante l’orario scolastico.