Da ieri è online il “Registro Trasparenza” del Ministero dello sviluppo economico, uno strumento con cui il ministro Carlo Calenda intende dare maggiore accessibilità ai dati riguardanti i contatti di questi importante ministero con le molte aziende che ogni giorno vi passano. Un modello ispirato a quello utilizzato dalle Istituzioni Europee. In un giorno sono già 16 le società registratesi.
Quali interessi vengono perseguiti? Da parte di chi? Con quali dotazioni di bilancio? Sono le domande che sempre più cittadini si chiedono a proposito dell’attività del MISE. Basti pensare alle discussioni accesissime sul TTIP – di cui Calenda è ancora sostenitore – e al caso Hacking Team. Così si è lavorato a un sito web, registrotrasparenza, che ha come obiettivo una rappresentazione equilibrata e trasparente, «elemento fondamentale», spiega lo stesso ministro, «per incoraggiare i cittadini a partecipare più attivamente all’attività pubblica».
Ministro @CarloCalenda lancia #RegistroTrasparenza: Ministero sempre più vicino ai cittadini https://t.co/coL7Imz4Ou pic.twitter.com/VOfYsr48O9
— MIMIT (@mimit_gov) September 6, 2016
Come funziona
In sostanza il sito è come una piattaforma domanda-offerta: i soggetti portatori di interessi, come i consulenti, gli studi legali, le imprese e le associazioni di categoria, le organizzazioni non governative e altri, si registrano al fine di interagire con il MISE. Quando ci sono di mezzo interessi economici concreti, ma anche incontri personali con il personale del ministero, il registro salva queste disponibilità perché le considera volte a influenzare – direttamente o indirettamente – i processi decisionali e l’elaborazione e attuazione delle politiche di competenza del MISE, a prescindere da dove si svolgono.
Il suo obiettivo è mettere i nomi e i perché, e l’idea del registro in effetti è semplice, considerato che il MISE e le sue articolazioni interagiscono con un’ampia gamma di gruppi e organizzazioni che rappresentano interessi specifici. In questo modo non solo si può vedere chi ha chiesto di entrare nel ministero, ma i profili sono aggiornati in modo che sia favorito il controllo diffuso da parte di cittadini.
Oltre alla procedura di registrazione, il sito consente di effettuare segnalazioni e contestazioni, ha un helpdesk per la richiesta di informazioni e la risoluzione di problemi tecnici, un Codice di comportamento dei dipendenti del Mise e un Codice di condotta dedicato agli iscritti al Registro. Si può anche consultare il registro con diverse chiavi di ricerca. I primi numeri del sito: 16 soggetti registrati, sette società di consulenza, altrettante imprese commerciali, una Ong, un centro di ricerca.