L’ultima notizia che vede protagonista Major ed università americane è questa. Presso la University of Science and Technology, situata non distante dal Missouri è stato effettuato (per apparire belli agli occhi delle Major) un quiz costituito da 6 domande che vertevano su copyright, tecnologie di protezione e via dicendo.
Quale il premio per aver risposto correttamente alle 6 domande? Udite udite, si ha il diritto alla connessione con software peer to peer, che possono essere utilizzati,ovviamente, solamente per condividere file liberi e non protetti.
In pratica si permette di usare software di file sharing solamente a chi ha mostrato di conoscere bene le sfumature e cavilli legati a questo mondo.
Se per caso uno studente che abbia avuto il diritto alla connessione fosse colto a condividere materiale protetto da copyright, egli incorrerebbe in multe, sospensione dell’attività di studio e probabile denuncia da parte delle Major.
Insomma, l’università ha deciso di indire questo test per tenere a bada le etichette discografiche, sempre pronte a fare pressioni nell’affermare che le università debbano essere le prime ad educare alla “non-pirateria”, in modo che degli studenti abituati in modo tale, un giorno che saranno membri attivi della società, non portino con sé l’abitudine all’infrazione del copyright.