I ricercatori del MIT hanno inventato un nuovo tipo di materiale che permette di espellere il calore generato dal corpo umano durante l’attività sportiva. L’indumento, realizzato in lattice, possiede diverse fessure che vengono aperte e chiuse automaticamente in base all’umidità corporea. Per il loro controllo sono state utilizzate cellule microbiche vive che funzionano come sensori e attuatori.
I biologi hanno osservato che le cellule dei batteri possono modificare struttura o volume in presenza di umidità. I ricercatori del MIT hanno “stampato” linee parallele di uno dei batteri più noti (Escherichia coli) su un foglio di lattice naturale, notando che il tessuto si espande e restringe in base alla variazione di umidità. Il tessuto è stato quindi impiegato per realizzare una maglietta dotata di numerosi fori, le cui posizione e dimensione sono stati stabiliti seguendo mappe di calore e sudore del corpo umano. Le fessure sono quindi più grandi nei punti in cui c’è più umidità.
L’indumento è stato indossato da alcuni atleti durante l’allenamento su bicicletta e tapis roulant. Dopo circa 5 minuti di esercizio, i “flaps” si sono aperti e i sensori posizionati sulla schiena dei partecipanti hanno in effetti misurato una diminuzione della temperatura corporea. Lo stesso tessuto sensibile all’umidità è stato testato nelle suole di sneakers da running, ottenendo lo stesso risultato. Il piede rimane asciutto e si evitano l’insorgere di malattie, come le verruche.
Gli scienziati del MIT avvierà collaborazioni con le aziende del settore, tra cui New Balance, per portare il tessuto biologico sul mercato ed esplorare altre possibili applicazioni, come tende, lenzuola e paralumi.