Sfatati i 10 miti comuni sui Google Glass

Google vuole fermare l'odio che molte persone hanno nei confronti dei Glass e pubblica così un post attraverso cui sfata i più comuni miti sugli occhiali.
Sfatati i 10 miti comuni sui Google Glass
Google vuole fermare l'odio che molte persone hanno nei confronti dei Glass e pubblica così un post attraverso cui sfata i più comuni miti sugli occhiali.

I Google Glass sono attualmente disponibili solo per gli sviluppatori statunitensi ma il progetto sta già attirando a sé numerose polemiche, nate a causa delle crescenti preoccupazioni circa la privacy degli utenti. Google ha deciso di intervenire in prima persona per smentire quei dieci miti comuni che circolano attorno agli innovativi occhiali, ovvero quei punti maggiormente criticati dai consumatori e che potrebbero anche mettere a rischio l’eventuale successo del dispositivo, una volta che sarà effettivamente sul mercato.

  • Mito 1 – Google Glass è l’ultima distrazione dal mondo reale. Non è vero poiché è un dispositivo che può esser acceso e spento proprio come qualsiasi altro prodotto di elettronica;
  • Mito 2 – Glass è sempre acceso per registrare tutto. Falso poiché chi lo indossa può catturare video per un massimo di dieci secondi, e che la relativa funzione va attivata e autorizzata ogni volta;
  • Mito 3 – Glass Explorer sono solo per i geek. La casa produttrice sfata questo mito poiché per testare il progetto ha scelto persone con profili professionali molto diversi e competenze eterogenee;
  • Mito 4 – Google Glass è pronto per il debutto. Non ancora e la fase di sviluppo durerà ancora per un po’;
  • Mito 5 – Glass effettua il riconoscimento facciale. Di default non lo permettono ma in futuro potrebbe comunque arrivare un’app di terze parti per tale specifica funzione. In ogni caso, andrebbe attivata e installata a mano e in maniera volontaria;
  • Mito 6 – Glass coprono gli occhi. Falso: il proiettore è posto solo sopra un occhio poiché la visuale del mondo reale non deve essere mai compromessa;
  • Mito 7 – Glass è il dispositivo di sorveglianza perfetto. Non è vero: può esser utilizzato per spiare qualcuno esattamente nello stesso modo consentito da un comunissimo smartphone;
  • Mito 8 – Glass è solo per chi ha il privilegio di permetterselo. Il prototipo attuale costa 1500 dollari, un prezzo non alla portata di tutti ma che attualmente è stato affrontato da chi usa il dispositivo per scopi lavorativi e di sviluppo;
  • Mito 9 – Glass è vietato… ovunque. Il progetto è stato bandito in alcuni locali statunitensi ma ciò è frutto della scarsa conoscenza che le persone hanno circa gli occhiali;
  • Mito 10 – Glass segna la fine della privacy. Ogni nuova tecnologia lanciata sul mercato ha scatenato preoccupazioni circa la privacy (si pensi alla fotocamera integrata sullo smartphone) ma poi così non è stato; l’adozione di massa dei Glass scioglierà qualunque dubbio e farà capire che non apportano alcun rischio alla vita personale degli utenti proprio come un comunissimo telefono smart.

È improbabile che quanto dichiarato da Google riesca a smorzare il dibattito attorno al progetto, ma negli Stati Uniti i Glass sono già stati banditi da diversi locali e il loro utilizzo potrebbe anche esser regolamentato attraverso un’apposita legge; è per tale motivo che la casa produttrice ha iniziato a realizzare campagne sociali attorno agli occhiali, nel tentativo di rilanciarne l’immagine.

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