Mobile Me: niente cloud, streaming da PC

Nuove indiscrezioni sul cloud streaming di Cupertino: a quanto pare, Mobile Me diventerà il centro dei dispositivi, sincronizzandoli in real time.
Mobile Me: niente cloud, streaming da PC
Nuove indiscrezioni sul cloud streaming di Cupertino: a quanto pare, Mobile Me diventerà il centro dei dispositivi, sincronizzandoli in real time.

Se è vero che Cupertino è al lavoro su un qualche tipo di iPhone Nano a basso costo, allora l’esclusiva di CultOfMac ha davvero colto nel segno. Secondo alcune indiscrezioni, infatti, Apple ha in mente di rivisitare il concept dietro a Mobile Me tagliando fuori il cloud nel senso stretto del termine e consentendo lo streaming dei contenuti direttamente dal proprio PC.

È da tempo che si vocifera di un Mobile Me gratuito e basato sul cloud computing, e invece ecco la doccia fredda. Un eventuale iPhone economico, infatti, sarebbe privo di memoria fisica se non quella strettamente necessaria a iOS; ciò significa che app, musica e video risiedono altrove, precisamente sul computer di casa:

“Apple ha deciso di tagliare un po’ della memoria, che in assoluto è la componente più costosa dell’iPhone (fino a un quarto del costo del dispositivo, secondo le stime di iSuppli). Con “un po’” della memoria intendiamo proprio TUTTA la memoria. L’iPhone Nano non avrà memoria onboard per conservare i media […]. Possiederà soltanto quella sufficiente a eseguirne lo streaming cloud.”

Si tratta senz’altro di una ipotesi piuttosto inaspettata, che potrebbe rivoluzionare il modo in cui usiamo un telefono e che presenta indubbiamente tanti vantaggi ma altrettanti nodi gordiani da dirimere. Un iPhone che dipende da un server esterno per app e media è infatti estremamente vulnerabile all’assenza di connettività, uno scenario che nella vita di tutti i giorni non capita affatto di rado. La scelta del PC di casa come server principale per lo streaming, secondo The Loop, deriva invece da una valutazione di tipo pratico; la quantità di contenuti che ogni utente possiede rischia di rendere l’impresa semplicemente antieconomica:

“Apple ci darà mai 100 GB ciascuno di storage cloud per ospitare la nostra musica, i backup e sincronizzare i dati? Sembra decisamente troppo. Ecco cosa credo che accadrà col servizio Mobile Me. Invece di tentare di fornire a ciascuno lo storage cloud, Apple potrebbe usare Mobile Me come il cervello del servizio. Lo storage effettivo avverrà sui nostri computer individuali. In effetti, nel cloud.”

Si tratterebbe quindi di una tecnologia in grado di rendere obsoleta la sincronizzazione via cavo: tutti i nostri contenuti, dispositivi e computer sarebbero perennemente aggiornati in tempo reale. Purché ovviamente per ciascuno di essi sia sempre disponibile una connessione a Internet, e questa è probabilmente la pecca più grossa dell’intera visione cupertiniana.

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