Mentre la rete non fa altro che parlare del possibile lancio di iCloud, c’è una testata che torna al 2008, precisamente al lancio poco trionfale di Mobile Me. Si tratta di Fortune, che ha voluto svelare dei lati del carattere di Steve Jobs propriamente non ortodossi. Ecco, perciò, come il leader di Apple si trasforma in un vero e proprio iDittatore.
Tutto ha inizio tre anni fa, quando il servizio .Mac ha iniziato la sua transizione per diventare MobileMe. In un primo periodo, il prodotto online di Cupertino ha subito alcuni disservizi, tra cui una lentezza ingiustificabile, guadagnandosi così una cattiva recensione da parte di Walt Mossberg del The Wall Street Journal, solitamente molto docile nei confronti di Apple.
A quanto emerge, Steve Jobs ai tempi non l’ha presa decisamente bene: ha quindi convocato i responsabili di MobileMe nell’auditorium stampa di Cupertino e li ha ricoperti di accuse e insulti. Dopo aver chiesto loro quali fossero le funzioni di MobileMe, Jobs ha risposto:
“E perché ca**o non le fa? Avete macchiato la reputazione di Apple. Dovreste odiarvi a vicenda per non esservi impegnati abbastanza. Mossberg, il nostro amico, non sta più scrivendo buoni articoli su di noi!”
Come facile prevedere, pochi instanti dopo l’intero team di MobileMe è stato sospeso e sostituito da altre persone. Non è solo questo, però, il caso preso in considerazione da Fortune, che ha analizzato anni di interviste con gli ex dipendenti rivelando uno scenario da Terzo Reich dell’informatica. A quanto pare, ogni singola decisione di Cupertino, anche la più banale, deve necessariamente passare al vaglio di Jobs. L’azienda ruoterebbe attorno alla sua figura in modo maniacale e quasi religioso, tanto che ogni mossa sarebbe compiuta non tanto per far felice i consumatori, ma quanto per soddisfare le richieste dell’iCEO.
Un clima di terrore, a quanto pare, aleggerebbe fra i dipendenti, anche se difficile stabilire la verità di queste dichiarazioni. In attesa di un’eventuale conferma o smentita da parte dei PR di Cupertino, non resta che pensare al nuovo prodotto targato Mela: l’iDittatore.