I pagamenti tramite smartphone anche in Italia sono oggi una realtà che si sta velocemente consolidando. Dopo una partenza un po’ a rilento a causa della mancanza di veri servizi dedicati e sopratutto a causa di pochi terminali abilitati ai pagamenti in mobilità, oggi il così detto “Mobile Payment” in Italia sta vivendo un vero e proprio boom. Secondo l’Osservatorio Nfc & Mobile Payment del Politecnico di Milano infatti, questo particolare settore cresce del 30% ogni anno.
Trasformando le percentuali in valore reale, nel 2012 gli italiani avrebbero compiuto transazioni economiche utilizzando il cellulare come strumento di pagamento per un controvalore di circa 1 miliardo di euro. Secondo l’osservatorio, questa crescita così rapida è dipesa da tre fattori chiave. Il primo elemento è la crescita del 20% dei servizi che permettono di effettuare i pagamenti online. Servizi sopratutto di uso comune come per esempio pagare i bollettini postali e comprare il biglietto dell’autobus. Il secondo importante elemento che sta favorendo la crescita del Mobile Payment è la buona disponibilità di tecnologie che permettono di effettuare i pagamenti in mobilità. Di esempi ce ne sono stati molti in questi ultimi tempi. Si pensi per esempio alle iniziative di TIM o di Poste Mobile e di tutti gli altri gestori italiani che hanno dato il via a servizi per i pagamenti in mobilità.
Il terzo elemento è di natura politica. Finalmente in Italia esiste una legislazione che incentiva l’uso del pagamento elettronico e questo grazie ai decreti “SalvaItalia” e “Sviluppo-bis”. Andando ad analizzare con più attenzione i numeri generati dal settore del Mobile Payment in Italia, si evidenzia come circa 470 milioni di euro siano stati spesi dagli italiani per compare contenuti digitali per gli smartphone con un aumento rispetto al 2011 del 15%. Un dato che non stupisce visto il successo che stanno ottenendo gli application store di iOS, Google e Windows. Viceversa, si nota infatti un calo degli acquisti effettuati tramite SMS (-12%).
Ma il settore che cresce di più è quello degli acquisti di beni e servizi tramite smartphone. Qui, il tasso di crescita è di ben il 60% in più rispetto all’anno precedente per un controvalore di circa 310 milioni di euro. Nello specifico, gli italiani hanno utilizzato il proprio smartphone per ricaricare il telefono, pagare i bollettini e per compare biglietti dei mezzi pubblici. Secondo l’Osservatorio Polimi la “killer application” che consacrerà definitivamente il Mobile Payment in Italia sarà proprio questa e cioè la possibilità di pagare velocemente tutte quelle operazioni comuni che siamo soliti svolgere ogni giorno.
Infine, circa 150 milioni di euro sono stati spesi per trasferire somme di denaro come per esempio sulle carte prepagate.
Tuttavia, continua questa ricerca, affinché i servizi di pagamento elettronico in mobilità continuino a crescere, è necessario che si continui a lavorare per lo sviluppo del Mobile Proximity Payment. Da questo punto di vista è stato molto importante l’accordo tra gli operatori nazionali per lo sviluppo di una piattaforma comune dedicata al pagamento. Il 2013 si preannuncia dunque come l’anno dell’affermazione definitiva per il Mobile Payment in Italia.