I servizi di abbreviazione di URL, dapprima un poco considerati dal popolo della rete, hanno trovato, grazie a Twitter e simili, una seconda giovinezza. La loro funzione consiste nel trasformare una URL lunga e complessa in una nuova URL di pochi caratteri, adatta ad essere copiata su una mail o mandata via SMS. Aprendo l’indirizzo “abbreviato” ricevuto, si viene rediretti immediatamente su quello originale, in maniera del tutto trasparente.
Tra le tante possibilità offerte, non stupisce che ne siano nate alcune specifiche per palmari, come Mobile Tiny URL. La sua peculiarità risiede nel fatto che, nella generazione delle URL, vengono utilizzate soltanto le prime lettere che compaiono sul tastierino numerico, quindi A, D, G, J, M, P, T, W. Tutto questo per creare un nuovo indirizzo che sia veloce da digitare anche sui device mobili.
Facciamo un esempio. Se diamo in pasto a MobileTinyURL l’indirizzo di questo blog, otterremo come risultato ad.ag/mgawad, che richiede la pressione di soli 13 caratteri, contro le 47 necessarie per inserire l’URL originaria. Un bel risparmio.
I servizi offerti comunque non si fermano alla sola scorciatoia ma includono la generazione di un QR-Code che punta all’indirizzo inserito e può ristringere l’utilizzo dell’URL ai soli device mobili, negandone l’accesso dai browser per computer desktop, oppure permetterlo ai soli possessori di iPhone. Troviamo infine una notifica dell’utilizzo dell’URL via mail e informazioni e statistiche relative.
A completare l’offerta del servizio, del tutto gratuita, un’API con cui generare l’indirizzo richiesto grazie ad una semplice chiamata GET a http://mobiletinyurl.com/create/?url=xxx, possibilità ristretta però a massimo 50 generazioni giornaliere per ogni IP richiedente.