Indubbiamente ci troviamo in un momento storico in cui un utilizzo della Rete che inizia a far emergere le reali potenzialità di questo medium, la diffusione delle tecnologie mobili, nuovi modelli di business e altri fattori concorrono a un processo di interazione capace di generare della vera innovazione, che spesso si gioca sul sottile significato delle parole usate per descriverla.
Una delle domande che mi sorge, per esempio, riguarda la reale intercambiabilità di espressioni come Mobile Web e Mobile Internet. Sono davvero sinonimi una dell’altra?
Una prima distinzione può essere fatta in base al significato della parola Web e della parola Internet dato da Wikipedia. Per l’enciclopedia libera infatti il Web sarebbe un servizio di Internet, una sua particolare specificazione. Approfondendo: anche la posta elettronica è un servizio di Internet, al pari del Web.
Internet quindi assume un ruolo più generale rispetto al Web. Internet è la rete delle reti. Internet è quell’esperienza unica di un mezzo di comunicazione di massa che presenta caratteristiche di diffusione mondiale, bidirezionalità e creazione dei contenuti dal basso, tra le molte altre.
Parlare quindi di un Mobile Web non è come parlare di una Mobile Internet, almeno da punto di vista tecnologico. Siti realizzati in WAP, pagine HTML ottimizzate per piccoli schermi, portali fruibili tanto su una moltitudine di device tascabili, quanto sugli schermi dei più potenti personal computer. Questo è il Mobile Web.
Il Mobile Internet invece è un’esperienza legata all’uso della rete in mobilità, ottenuta attraverso l’interazione di tanti elementi di un complesso ecosistema. Non solo, quindi, il Mobile Web. Partecipano infatti all’esperienza che l’utente vive anche gli operatori di rete mobile con i loro servizi di connettività dati, lo Stato che nelle sue leggi tutela la libera concorrenza sulle tariffe per l’ADSL o la possibilità di accedere alla Rete grazie a hotspot pubblici. Inoltre i device che permettono un’interazione sempre più intuitiva e performante rispetto ai compiti richiesti e che diventano, giorno dopo giorno, dei sempre più elaborati artefatti cognitivi mobili.
Il Mobile Internet diventa quindi una vera e propria filosofia. Si tratta, azzardando un ardito paragone, del Bushidò che traccerà la nostra evoluzione come “Homo Smart Network”.
E noi, siamo pronti a seguire le sue vie?