Realizzare una vera mobilità sostenibile è un obbligo verso tutte le persone ma anche verso un pianeta sempre più colpito dalla negligenza e dealla superficialità dell’uomo. Le emissioni di gas serra dovute alla circolazione stradale sono in costante aumento ed hanno raggiunto un livello intollerabile a cui è necessario subito porre un deciso freno. Durante il recente Sustainable Innovation Forum 2015 (COP 21) di Parigi, sono state snocciolate diverse soluzioni su questo tema, ma la notizia fondamentale è che governi ed aziende private si sono detti tutti concordi nell’attuare una serie di iniziative volte a realizzare una mobilità davvero sostenibile puntando, in particolar modo, alla elettrificazione dei trasporti.
La scelta di puntare sull’elettrico appare corretta, tuttavia per arrivare davvero ad una vera mobilità sostenibile è necessario porre in essere alcune rivoluzioni tecniche. Innanzitutto è necessario che entrino in commercio auto elettriche o ibride a prezzi accessibili. Oggi, infatti, queste particolari categorie di veicoli presentano costi molto superiori agli omologhi modelli dotati del solo motore a combustione: la promessa francese è quella di arrivare a vetture da 7000 euro, ma non è chiaro in quale lasso di tempo si possa concretizzare un orizzonte similare. In secondo luogo, obiettivo ancora più importante, è necessario incrementare la produzione di energia elettrica per alimentare tutti questi veicoli, scegliendo, però, soluzioni tecniche sostenibili ed ecologiche: inseguire la sostenibilità e non disincentivare il carbone appare infatti come un paradossale compromesso al ribasso.
Avrebbe, infatti, molto poco senso incentivare l’uso dell’elettrico per ridurre l’inquinamento se contestualmente per garantire una maggiore scorta di energia si andasse a generarla utilizzando inquinanti centrali a carbone o pericolose soluzioni nucleari. Eppure questo è lo stato attuale delle cose in paesi come la Germania ove le politiche in tal senso non sono state del tutto uniformi.
Strade che generano energia
Il pianeta può disporre di una fonte di energia garantita e praticamente eterna che è quella del sole. Grazie al fotovoltaico è possibile convertire l’energia del sole in energia elettrica. I campi fotovoltaici sono però poco diffusi e molto costosi e potrebbero non bastare per alimentare la circolazione dei veicoli elettrici. Del resto, per centrare gli obiettivi di riduzione dell’inquinamento, secondo l’Agenzia Internazionale per l’Energia (IEA), è necessario che entro il 2030 il 35% dei veicoli venduti disponga di un propulsore elettrico e che entro lo stesso periodo il 20% dei veicoli in movimenti sia spinto da motori elettrici.
A risolvere i problemi di energia ci potrebbe pensare Wattway, un’azienda francese che ha realizzato un manto stradale in grado di generare energia elettrica. L’azienda, a cui la Francia ha dato molta visibilità, ha realizzato un particolare tipo di asfalto al cui interno sono annegate celle fotovoltaiche in grado di produrre continuamente energia. Il progetto si basa su due brevetti che permettono di rendere sostanzialmente indistruttibile la particolare resina che ricopre il manto stradale e che protegge le celle fotovoltaiche, permettendo così alle auto di poter circolare senza alcun problema e garantendo, contestualmente, anche una durata di almeno 20 anni nonostante i danni da usura legati al passaggio di mezzi pesanti.
I benefici in termini di produzione energetica sarebbero moltissimi. Circa venti metri quadrarti potrebbero produrre energia per coprire le esigenze di una famiglia media e con un chilometro di strada sarebbe possibile illuminare una cittadina di circa 5 mila abitanti. Pensando ad una diffusione in larga scala di questa tecnologia, le sue potenzialità potrebbero essere elevatissime perché garantirebbe la possibilità di alimentare intere piccole cittadine e di garantire il rifornimento energetico degli autoveicoli elettrici senza alcuno sforzo. Il tutto, peraltro, senza alcun impatto visivo sul territorio e senza lo sfruttamento di alcuna superficie coltivabile.
Trattasi nei fatti della prima vera soluzione di strada fotovoltaica: in Corea del Sud ma anche in Olanda sono state create delle poste ciclabili comprensive di pannelli solari annegati nell’asfalto, ma trattasi di percorsi delicati su cui possono passare solo le bici.
Altre soluzioni hanno visto nel tempo collocare pannelli solari accanto ai percorsi delle strade ma mai una soluzione di tale caratura come quella proposta da Wattway. Questo nuovo ed innovativo asfalto fotovoltaico sarà messo in commercio a partire da gennaio 2016.
Una nuova generazione di strade
Per creare una mobilità davvero sostenibile è necessario uno sforzo collettivo per raggiungere gli obiettivi di riduzione dell’inquinamento quanto prima. Lo chiede un pianeta sull’orlo del collasso e lo chiedono le future generazioni che non vogliono crescere nello smog. Gli investimenti e le nuove tecnologia stanno aprendo orizzonti davvero affascinanti: le strade di nuova generazione in grado di produrre automaticamente l’energia elettrica per alimentare le auto come l’infrastruttura stradale e le piccole unità abitative dovranno fare assolutamente parte del grande puzzle che punta a rivoluzionare i trasporti ed a migliorare la qualità della vita.
Ma per portare a casa questa rivoluzione è necessario che anche la politica faccio il suo dovere, investendo in queste nuove soluzioni tecniche evitando di usare l’ecologia come una semplice foglia di fico con cui coprire strategie di scarsa visione e di dubbia efficacia.