Si parta dai freddi numeri per comprendere come il modo di spostarsi, soprattutto in ambito urbano, necessiti di un cambiamento e di un’evoluzione in tempi ragionevolmente brevi: il traffico su strada produce oltre il 25% delle emissioni inquinanti complessive. Focalizzando l’attenzione sull’Italia, l’86,4% dei mezzi a motore trasporta una sola persona e ci sono in media 62 auto di proprietà ogni 100 abitanti. Ancora, solo nel 2015 si sono verificati 174.539 incidenti, con 3.428 vittime e 246.920 feriti.
Cifre che non lasciano spazio a interpretazioni. Bisogna ripensare il concetto di mobilità e il cambiamento può essere innescato solo da un’evoluzione di tipo culturale, sfruttando le enormi potenzialità che oggigiorno offrono le nuove tecnologie e l’innovazione. Stiamo entrando nell’era della sharing economy, dove la condivisione dei veicoli e dei tragitti diverrà una pratica sempre più comune, in cui i sistemi che rendono la mobilità connessa consentiranno di ridurre il numero di mezzi in circolazione sulle strade, con ovvi benefici in termini di sicurezza e sostenibilità ambientale. Anche le amministrazioni e i fornitori di servizi saranno chiamati a fare la loro parte: l’80% degli intervistati dichiara di aver incontrato problemi nell’utilizzo dei trasporti pubblici.
Mobilitime: è tempo di muoversi
L’iniziativa Mobilitime si inserisce a pieno titolo in quest’ottica. Messa in campo dal movimento di partecipazione civica Cittadinanzattiva con il sostegno di Eni, mira a promuovere un’idea di mobilità sostenibile. Un concetto ampio, che nel concreto si deve attuare rendendo ogni luogo e mezzo accessibile anche a persone diversamente abili o con difficoltà motorie, riducendo il quantitativo di emissioni inquinanti così come il rumore generato, nonché abbattendo la spesa che grava sulle spalle dei cittadini.
Ognuno di noi può fare la propria parte e solo uno sforzo di tipo collettivo potrà condurre al raggiungimento di un risultato tangibile. Si prediligano dunque i mezzi pubblici o la bicicletta per gli spostamenti quotidiani in città, si sperimentino modalità di condivisione come il car sharing, il car pooling e il bike sharing o quelle legate alla multimodalità. Anche fornire il proprio contributo in termini di definizione dei piani economici e urbani della mobilità per quanto riguarda il proprio territorio è importante per assumere un ruolo di tipo attivo in questo percorso di cambiamento.
La finalità del progetto Mobilitime è anzitutto la sensibilizzazione sul tema, attraverso un cammino educativo e di responsabilizzazione. Bisogna mirare al conseguimento di obiettivi nel lungo periodo, passando anzitutto da una raccolta dei feedback necessari a individuare le criticità attuali sulle quali intervenire. A questo proposito, è disponibile online un form da compilare in modo del tutto anonimo, dal titolo piuttosto esplicativo: “Consultazione civica su mobilità sostenibile e nuove forme di mobilità”.
Per rendere il tutto più social è stato inoltre indetto un contest fotografico con ben in palio una bicicletta elettrica a pedalata assistita offerta da Flebi, mentre eventi sul territorio organizzati in diverse città italiane ospiteranno dibattiti e discussioni sul tema.