Non sono pochi i servizi che Google ha intenzione di chiudere: si va dai più noti Google Video, Jaiku e Google Notebook, fino Google Catalog Search, Dodgeball (una piattaforma di microblogging data per spacciata già alcuni anni fa) e Mashup Editor, che non è mai uscito dalla versione beta. Si tratta per la maggior parte di servizi non molto utilizzati e per cui è venuta meno la convenienza economica.
Non per tutti i servizi la fine sarà rappresentata da una banale chiusura. Per Jaiku è stato previsto un futuro open source: il codice sarà liberato e Google spera di vederlo risorgere come base per nuove piattaforme di microblogging collegate tra di loro.
Google Video si avvarrà di una transizione morbida. Per ora non è prevista una vera e propria chiusura, almeno per ora, ma solo l’impossibilità di caricare nuovi video. Ridimensionamento anche per Google Notebook che resterà attivo ma non sarà più supportato o sviluppato.
La decisione di Google deriva dallo scarso successo di questi servizi, schiacciati dal peso della concorrenza. Come il caso di Jaiku, a cui Twitter non ha lasciato spazio, o come quello di Google Video ucciso dalla concorrenza interna di YouTube.