Le dinamiche di analisi di un tale rilievo statistico andrebbero approfondite, perchè il meccanismo che porta a tali numeri non è certo di scarsa importanza. Ma i numeri conclusivi, di per sé, parlano già sufficientemente chiaro: avere un monitor più ampio permette all’utente di aumentare considerevolmente la propria produttvità, avanzando anche svariate ore al giorno.
Un rilievo “spannometrico” venne già proposto anzitempo su Edit relativamente alla possibilità di avere a disposizione un doppio schermo nella propria posizione di lavoro: «i copia/incolla da uno schermo all’altro risultano semplificati, le riduzioni delle finestre ad icona sono in numero ridotto, diverse operazioni si velocizzano e diminuisce soprattutto la quota di risorse che il cervello deve veder occupata per ricordare quali siano le finestre interessanti, dove siano le informazioni di cui si necessita e quale sia lo stato della finestra che si va a cercare». Ridurre e semplificare centinaia di piccole operazioni ogni giorno significa giocoforza una redditività maggiore del tempo speso al pc, ed ora una ricerca dell’Università dello Utah ripresa dal Wall Street Journal sembra confermare empiricamente tale teoria.
Tre le configurazioni prese in esame nella ricerca: un’utenza su un monitor da 18 pollici, un utente su un doppio monitor da 20 pollici ed un utente su un singolo monitor da 24 pollici. Ne risulta, dopo una serie di test in condizioni disparate, una media del 52% di tempo risparmiato dall’utente con monitor a 24 pollici rispetto al tempo impiegato per le stesse operazioni dall’utente sul 18 pollici. Il doppio monitor da 20 pollici ha invece consentito un risparmio del 44%. Nel caso più vantaggioso si è valutato statisticamente come sia teoricamente possibile avanzare 2.5 ore ogni singolo giorno semplicemente adottando un monitor più capiente (ottenendo peraltro vantaggi superiori all’aggiunta di un’unità video aggiuntiva).
La ricerca, che vede NEC tra i finanziatori ma che nega qualsivoglia interesse di parte in gioco, suggerisce dunque l’acquisto di monitor quanto più capienti possibile, ma con un limite: oltre i 26 pollici le performance non aumentano ulteriormente e la spesa maggiore non risulta dunque giustificata.