Il nome Monsanto è spesso oggetto di critiche e contestazioni, in particolare per quanto riguarda la produzione e l’impiego di pesticidi ritenuti pericolosi per le culture stesse e per la salute dell’uomo. Risulta in ogni caso interessante parlare di una nuova iniziativa messa in campo dalla multinazionale, poiché riguarda l’impiego dell’intelligenza artificiale.
Grazie alla partnership siglata con Atomwise, il gruppo mira a velocizzare il processo di scoperta delle molecole da utilizzare poi all’interno dei prodotti indirizzati alla protezione del raccolto, dunque contro infestanti e parassiti che possono mettere a rischio le coltivazioni. L’approccio è differente da quello tradizionale poiché, invece di sintetizzare e testare una molecola alla volta, sfruttando un sistema di deep learning si è potenzialmente in grado di prevedere in fase di simulazione quale effetto un determinato composto avrà una volta applicato nel mondo reale. In questo modo viene notevolmente velocizzato il processo di sperimentazione.
Un sistema di questo tipo sarebbe in grado di far risparmiare tempo e denaro. Stando a quanto dichiara Monsanto, sviluppare un nuovo composto dedicato alla protezione del raccolto richiede solitamente undici anni di tempo e un investimento quantificabile in 250 milioni di dollari. La tecnologia messa a disposizione da Atomwise ha teoricamente il potenziale sia di ridurre la spesa che di accorciare i tempi per arrivare ad offrire alle aziende che operano nel mondo dell’agricoltura un’arma per combattere gli agenti infestanti. Queste le parole di Jeremy Williams, Agricultural Productivity Innovations Lead di Monsanto.
Scoprire nuove soluzioni è di importanza critica e questa collaborazione ci aiuterà a fornire ai coltivatori sistemi di protezione del raccolto migliori e in tempi più rapidi.
Un progetto di questo tipo è in linea con il concetto di agricoltura di precisione, un insieme di tecnologie e sistemi che mirano proprio ad evolvere le soluzioni tradizionali dedicate alla gestione delle coltivazioni, adottando un approccio innovativo, nel nome dell’efficienza e della sostenibilità. Ne abbiamo parlato lo scorso anno con il team di Agricolus.