Una cosa nuova è stata introdotta dal premier Mario Monti nell’enunciazione delle strategie per i correttivi ai bilanci del paese: Internet ha un ruolo. Se il Governo finora non ha ad oggi considerato la Rete come un elemento su cui dover intervenire con urgenza (la manovra Salva Italia è alle prese con troppi sacrifici per poter chiedere altro, ma in un secondo momento appare inevitabile una focalizzazione maggiore sul tema non appena si inizierà a parlare di rilancio e di investimenti), al tempo stesso considera Internet come una risorsa. Ed intende sfruttarla.
Nella fattispecie Internet è visto come un elemento di trasparenza e di immediatezza, di dibattito e di confronto. Un luogo pubblico ideale, insomma, sul quale portare i temi di maggiore importanza affinché si possa discutere del futuro dell’Italia senza celare al pubblico le dinamiche della concertazione. Quel che fino ad oggi era stato isolati ai salotti che contano ed ai riflettori delle tv, quindi d’ora in poi diventerà cosa di pubblico dominio: un modo nuovo di fare politica di per sé fortemente significativo.
Un libro verde pubblicato online, 30 giorni di tempo per la consultazione pubblica, quindi le risposte del Governo. La concertazione sarà strutturata su questa base, con un modus operandi preciso per cercare nella Rete non una semplice opportunità collaterale, ma un preciso modo di intendere il modo di rapportarsi. Così le parti sociali saranno trasparenti nella loro tutela dei cittadini, così il Governo sarà trasparente nelle comunicazioni e nel dibattito che precede ogni decisione che conta.
Una scintilla nuova, destinata a farsi pratica comune. Un buon modo di iniziare a considerare Internet, prima di prendere in mano i problemi che affliggono lo strumento per cercare le risorse necessarie ad un investimento che si fa urgente, primario e fondamentale.