Alla confereza stampa di “More than Zero” si è presentato il primo festival cross-mediale che si terrà a Milano dal 27 al 29 marzo, nella centrale e prestigiosa sede del Palazzo Affari ai Giureconsulti, “di fronte” alle guglie Duomo.
Nonostante la sede possa sembrare molto “1.0”, in realtà l’obiettivo del festival è lodevole ed ambizioso: fare incontrare i giovani creativi e capire come produrre contenuti interessanti per i nuovi media, che ormai si stanno affiancando a quelli tradizionali “rubandone” una grossa fetta di audience.
Il nome More than Zero nasce dall’idea del giovane creativo che si sente uno zero, non apprezzato da imprese e broadcaster che non capiscono (e quindi non comprano) il suo prodotto artistico. Il festival vuole dire loro “non siete degli zero, valete di più!” e per farlo sono state organizzate varie iniziative che si svilupperano nei tre giorni del festival:
- Contest: the aziende (Diesel, Mediaset, Tribal per WV Polo) hanno depositato dei brief, per dei “pitching”, ovvero un concorso che prevede la presentazione di progetti relativi;
- Workshop: Addetti ai lavori racconteranno il flusso di lavoro, la filiera produttiva e in generale si cercherà di scoprire quale sia “l’officina” della creatività;
- Keynote: Ospiti internazionali, tra cui Joy Ito, porteranno una ventata di freschezza e innovazione dall’estero e dai paesi in cui le cose che noi ci limitiamo a discutere, sono invece realtà da tempo;
- Crossvision: Una rassegna vido di “best practices” quali gli esperimenti di BBC, Current TV (che sbarca in Italia e si presenta proprio a questo festival), Sky, Green TV, Virgilio Video ed altri ancora.
Il festival è aperto a tutti, previa registrazione gratuita online, ed è mio desiderio consigliarlo a tutti coloro i quali lavorano nel mondo del web e dei new media, come occasione di crescita, confronto e incontro tra operatori del settore.
Per chi non potrà essere a Milano, il festival sarà in diretta televisiva (canale ancora da definire) e alcuni eventi saranno addirittura trasmessi live in Second Life, così riuscire ad avere l’elemento dell’incontro e del networking anche tra coloro i quali non potranno essere fisicamente presenti a Milano.