La notizia è questa: è morto David Bowie. Fine. Se non fosse sufficiente, se avete bisogno di altri dettagli, aprite un qualsiasi sito Web o social network e leggetene. Saprete della malattia vissuta in modo riservato, potrete persino scovare legami tra quanto accaduto e “Blackstar”, l’ultimo lavoro pubblicato solo un paio di giorni fa.
La notizia però è questa, nuda e cruda: il Duca Bianco non c’è più. Ed è un pugno allo stomaco per chi ha vissuto la sua arte, per chi ci è cresciuto e l’ha assorbita, per chi l’ha fatta propria e per quanti ne hanno tratto ispirazione. È una di quelle notizie che ti fa sperare nell’ennesima bufala di cattivo gusto, che quasi ti strappa un sorriso quando apri il sito ufficiale e non trovi nulla. Invece no, la conferma arriva dai social, dagli stessi profili che solo una manciata di giorni fa condividevano immagini, filmati e articoli sul nuovo album. David Bowie se n’è andato circondato dalla famiglia. E questo è tutto.
10 gennaio 2016: David Bowie è morto in pace oggi, circondato dalla sua famiglia, dopo una coraggiosa battaglia di 18 mesi contro un cancro. Mentre molti di voi condivideranno la sua perdita, chiediamo rispetto per la privacy della famiglia in questo momento di dolore.
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A spazzare via definitivamente e in pochi istanti ogni ipotesi di bufala, una foto condivisa su Twitter dal figlio, Duncan Jones.
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Se avete bisogno di sapere chi è stato Bowie, di ripercorrere la sua carriera, di consigli su cosa ascoltare per celebrarne la scomparsa, questo non è l’articolo che state cercando. E, in tutta franchezza, forse non è nemmeno il momento migliore per farlo. Guardate altrove, oggi le bacheche delle vostre vite social saranno invase da clip, commemorazioni e omaggi di ogni tipo. Un flusso di condivisioni attraverserà i vostri schermi passando dai video su YouTube alle GIF animate create allo scopo. Accendete la TV perché certamente ne parleranno, passando immagini casuali e snocciolando definizioni come “artista camaleontico”, “innovatore” o “rivoluzionario”. In radio e sulle piattaforme di streaming come Spotify gli verranno dedicate intere playlist. A breve arriveranno sugli scaffali di negozi e supermercati altre raccolte con i suoi brani di maggior successo.
La notizia è che David Bowie se n’è andato, subito dopo aver compiuto 69 anni e dedicando i suoi ultimi mesi ad una nuova opera.
Il Duca Bianco è morto, viva il Duca Bianco.