I migliori studenti, coi migliori professori, nel miglior posto per fare le migliori macchine. Per riuscirci si sono associate quattro università e otto case motoristiche, tutte emiliane, la regione della cosiddetta Motor Valley, un’area senza eguali al mondo. L’obiettivo è attrarre ragazzi motivati e di talento per frequentare un master degree del biennio della laurea magistrale, in ingegneria meccanica oppure elettronica, e prepararli così a lavorare nelle fabbriche più emozionanti del pianeta.
Una università della velocità sembra proprio una macchina: 4 ruote motrici (le Università di Bologna, Modena-Reggio, Parma, Ferrara), un motore potente (le aziende), assistenza alla guida (la governance della Regione). Un’iniziativa che non ha eguali al mondo e che rappresenta forse la via italiana per fare sistemi innovativi. La Motor Valley, nata in quella che i britannici amano definire una “pista di formula uno naturale” ha il pregio di puntare sulla materia prima italiana, l’intelligenza ingegneristica e la creatività manifatturiera. Solo che ormai non basta più. Così è nata l’associazione Muner – Motorvehicle University of Emilia Romagna – e due corsi universitari inter-ateneo, dedicati esclusivamente ai prossimi geni che costruiranno le Lamborghini, le Ferrari, metteranno a terra una scocca Dallara, forniranno un cuore elettronico Magneti Marelli al kers delle più potenti auto ibride.
#MotorCall4Talent @RegioneER, 4 Università e big automotive insieme per 2 nuove lauree magistrali. Info online https://t.co/Bbak3Hhqox pic.twitter.com/M2wM37tgrk
— Regione Emilia-Romagna (@RegioneER) March 20, 2017
In conferenza stampa, mentre nel cortile del palazzo regionale rombavano migliaia di cavalli nei cofani di auto circondate dai flash come vere dive, Stefano Bonaccini, governatore della Regione Emilia-Romagna, ricordava un principio: per rafforzare un cluster bisogna fare in modo che gli studenti frequentino scuole che sembrano aziende e poi vadano a fare laboratorio in aziende che sembrano scuole.
Motor Valley dopo Expo è un brand: vendiamo pacchetti turistici, vengono da tutto il mondo per vedere questi luoghi, visitare le fabbriche aperte al pubblico. Se si vuole creare occupazione non ci sono altre strade: importi turismo e cervelli, esporti manufatti. La prima voce delle esportazioni, 56 miliardi in tutto, per noi è la meccatronica.
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Il master
Le iscrizioni al master nella terra dei motori (motorvehicleuniversity.com) sono aperte ufficialmente da oggi: Advanced Automotive Engineering e Advanced Automotive Electronic Engineering, rispettivamente 150 e 30 studenti selezionati da un bando a numero chiuso. Anche i docenti saranno selezionati grazie alla collaborazione del Comitato scientifico dell’associazione tra professori universitari e professionisti esperti, italiani e stranieri, attraverso un bando internazionale. Il primo percorso di studio è organizzato in un primo semestre comune tenuto presso l’Università di Modena e Reggio Emilia e successivamente articolato in cinque indirizzi professionalizzanti negli atenei di Bologna, Ferrara e Parma. Gli indirizzi sono incredibilmente sofisticati, si nota subito il contributo di chi queste materia le tratta tutti i giorni. Per aver il perfetto progettista di autoveicoli ad alte prestazioni e da competizione, questo corso affronta tutte le innovazioni: motopropulsori termici, ibridi ed elettrici, soluzioni di immagazzinamento e conversione dell’energia, sistemi di produzione industry 4.0. Dal primo al secondo anno gli studenti passano da un ateneo all’altro, specializzandosi sempre di più. Il corso di Laurea Magistrale in Advanced Automotive Electronic Engineering si pone l’obiettivo di formare ingegneri elettronici. Anche in questo caso, i sottosistemi delle auto ad alte prestazioni parlano la lingua dei big data e dell’automazione.
I nomi del mito
Il progetto, unico nel panorama italiano e straniero, è stato fortemente voluto dalla Regione Emilia-Romagna, che ha sviluppato questo raccordo tra università, enti di ricerca e industria. Quando si scorrono i soci della Motorvehicle University of Emilia-Romagna si notano gli atenei che hanno ottime credenziali in fatto di ingegneria, ma sono le case motoristiche che rappresentano l’eccellenza del Made in Italy nel mondo e che affondano le radici storiche nel territorio a far capire che si tratta di un evento raro: mai prima Lamborghini, Dallara, Ducati, Ferrari, Haas, Magneti Marelli, Maserati e Toro Rosso avevano condiviso informazioni, scopi, spazi, risorse. La Motor Valley diventa davvero una valley in senso californiano? L’ambizione è quella. O forse, anche superarla.