Motorola non ha preso troppo a male la denuncia Microsoft per la violazione dei 9 brevetti riferiti al sistema operativo Android. Motorola, anzi, palesa disponibilità, aprendosi alla controparte e tendendo la mano: se Windows Phone 7 sarà all’altezza il gruppo potrebbe valutarne l’adozione sui propri device in uscita.
La denuncia Microsoft era chiaramente rivolta più ad Android che a Motorola, ma colpisce il partner per chiarire all’intero mercato quali intenzioni abbia il team di Redmond. Sanjay Jha, CEO Motorola, sembra razionalizzare la situazione sminuendone in parte la portata: la sfida legale è considerata come parte stessa del business emergente, da valutarsi come semplice manovra di aggiustamento nei rapporti che non come una vera e propria azione oppositiva.
Per questo Motorola non chiude la porta e, anzi, offre collaborazione. Jha spiega che gli ingegneri del gruppo non hanno ancora avuto modo di mettere le mani sul nuovo sistema operativo, ma spiega altresì di aver avuto riscontri positivi e di considerare &razionale& l’offerta Microsoft.
Ad oggi i rapporti tra le parti sono semplicemente verbali e soltanto a distanza. La denuncia, però, potrebbe determinare i risultati auspicati: minare il rapporto tra Android ed i partner Google, spingendo così i produttori verso alternative valide e sicure. Windows Phone 7 intende farsi spazio e Motorola potrebbe essere una delle leve da sfruttare per iniziare a scavare un mercato che, tra iPhone ed Android, sembrava essersi fatto sempre più stretto.