Chi di spada ferisce di spada perisce, un adagio tanto antico quanto efficace nel descrivere quanto sta accadendo ad Apple. La società di Cupertino, dopo aver trascinato alcuni celebri concorrenti in tribunale (Samsung in primis), subisce lo stesso trattamento da parte di Motorola. L’azienda statunitense ha infatti chiesto al giudice di pronunciarsi su una presunta violazione dei brevetti per quanto riguarda lo smartphone iPhone 4S e la piattaforma iCloud.
Solo pochi giorni fa la International Trade Commission avevano scagionato proprio Motorola dalle accuse relative a tre proprietà intellettuali Apple. Il contrattacco vede ora la questione incentrata su dieci tecnologie, alcune delle quali depositate addirittura nella metà degli anni ’90, come quella che prevede il diritto esclusivo di integrare l’antenna dei dispositivi all’interno della scocca di un telefono portatile. Si parla poi della sincronizzazione dei dati, dei filtri da applicare alle trasmissione wireless, del software presente nei cellulari e delle modalità per lo scambio di messaggi.
Nel suo nuovo affondo, Motorola può contare anche sul pieno appoggio da parte di Google, ovvia conseguenza dell’acquisizione da 12,5 miliardi di dollari messa a segno lo scorso anno. Si apre dunque un nuovo capitolo in quella che Steve Jobs definì una “guerra termonucleare” per porre fine all’esistenza dell’universo Android, questa volta però con Apple costretta a difendersi dalle accuse mosse nei suoi confronti.